Il Gruppo BolognaFiere chiude un bilancio 2022 che va oltre le più rosee previsioni, segnando un fatturato di poco meno di 210 milioni, che supera di ben 35 milioni di euro i ricavi del 2019 e raddoppia rispetto a quelli del 2015.
C’è sì ancora una perdita di esercizio di 5,3 milioni di euro, dovuta alla chiusura del quartiere nei primi tre mesi dell’anno per pandemia e all’impennata dei costi dell’energia e delle materie prime causata dal conflitto russo-ucraino, ma la soddisfazione per i risultati è comunque tanta.
Nel settore degli allestimenti, la capofila Henoto ha più che raddoppiato il valore della produzione superando i 67 milioni di euro, nonostante le incertezze del primo trimestre dell’anno legate agli strascichi della pandemia. Al tempo stesso, la società ha guidato lo sviluppo internazionale mediante le proprie controllate e sviluppando nuove opportunità di business, mediante acquisizioni mirate come Tecnolegno Allestimenti S.r.l., a cui si è aggiunta nel 2023 Fontemaggi.
Per il Presidente di BolognaFiere Gianpiero Calzolari “La crescita negli Stati Uniti, in India e in Asia degli eventi nel settore della bellezza, dell’agroalimentare e dell’editoria per ragazzi e la leadership indiscussa nel mercato degli allestimenti, ha consentito il balzo che tutti noi abbiamo fortemente voluto. Nel 2022 anche il quartiere fieristico bolognese ha acquisito 10 nuovi eventi di qualità tra cui Slow Wine Fair, E-Tech e BFWE nel segmento della sostenibilità, Metef e Pestmed e nell’autunno del 2023 arrivano Auto e Moto d’Epoca, il Mercato dei Vini dei Vignaioli indipendenti e Asfaltica che ci daranno molte soddisfazioni. Con la riattivazione del business di BolognaFiere China, l’apertura della nuova società BolognaFiere India, e le tante sinergie che riusciremo a realizzare con il Gruppo Informa, abbiamo gettato le premesse per un buon 2023.
La strategia di internazionalizzazione e di diversificazione delle attività del Gruppo prevista dal piano di Sviluppo approvato dai soci sta dando i suoi frutti: dopo l’aumento di capitale effettuato dai soci, il bond convertibile in azioni di 25 milioni sottoscritto da Informa e i conferimenti in natura del Comune di Bologna e della Camera di Commercio che consentono un ulteriore sviluppo del quartiere fieristico, il prossimo traguardo è la quotazione del Gruppo BolognaFiere in borsa ”.