la regista Camilla Ferrari

Domenica 21 maggio, a Castelfranco Emilia si farà un viaggio nel tempo, a più tappe, per rivivere le giornate della gente paesana del passato.  Il palco del Teatro Dadà si immergerà in due diverse epoche che hanno segnato la storia della provincia modenese: la prima sarà il ‘600, tempo di marchesati e rigide strutture sociali. L’altra linea temporale si fermerà a metà ‘900, quando il lavoro duro non mancava ma la spensieratezza del dopoguerra faceva riecheggiare, dai campi ai lavatoi, le vecchie canzoni popolari.

L’appuntamento è alle 21.00 con Teatro di Comunità di Spilamberto, per il debutto assoluto di una commedia ironica, con parentesi malinconiche, intitolata “Paese di gente strana”, in onore dei personaggi paesani che hanno lasciato un segno indelebile nelle narrazioni locali. Il titolo si ispira a una nota tradizione popolare che ha ironicamente identificato gli spilambertesi come “gente strana”, ma vuole più genericamente descrivere i classici protagonisti dei racconti di paese che accomunano per molte caratteristiche le province emiliane. La regia è di Camilla Ferrari, guida artistica e docente della compagnia dal 2016, oltre che autrice, assieme a Gianna Comani, di questo testo nato da ricerche negli archivi storici dell’Unione Terre di Castelli, in collaborazione con gli esperti storici dell’Associazione N.a.s.co. a Spilamberto.

Saranno 17 gli attori sul palcoscenico con questo spettacolo rievocativo, in lingua italiana ma con chiare inflessioni dialettali, che darà spazio a rivalse lavorative, vecchi pettegolezzi tramandati oralmente, episodi di scontri e legami di comunità, gelosie, progressi e sogni di donne e uomini a volte eccentrici, rimasti impressi nelle memorie e ancora riconoscibili, per molti versi, nelle dinamiche umane dei giorni nostri e di ogni paese. Le scene si caleranno in luoghi a volte dimenticati come la filanda, e in altri, come piazze e osterie, ancora oggi ben presenti ma orfani delle abitudini di un tempo in cui vite stentate e barriere sociali erano la normalità, ma non impedivano la leggerezza di una risata. La rappresentazione, divisa in campi, vedrà alternare ambientazioni e periodi storici utilizzando anche il linguaggio delle ombre per proiettare il racconto su paesaggi ed elementi remoti ormai rimasti indefiniti nella memoria collettiva.

Lo spettacolo ha richiesto 6 mesi di lavoro partendo dalla raccolta di spunti narrativi, passando per la stesura del copione, fino alle prove recitative e di canto, oltre che alla definizione dei costumi. Questa rappresentazione è patrocinata dalla Città di Castelfranco Emilia, che per questa commedia ha concesso gratuitamente il Teatro Dadà, recentemente rinnovato da un recentissimo restauro completo che ne ha curato l’intera estetica nel dettaglio trasformando il panorama del centro storico cittadino.

Per l’occasione i 298 posti di piazza Curiel 26 prevedono il tutto esaurito da settimane, per una esibizione a ingresso libero a cui assisteranno anche i rappresentanti dei Comuni di Castelfranco Emilia e Spilamberto, oltre alle associazioni che hanno collaborato all’iniziativa, tra cui Lab della Voce, Overseas onlus, Odysseus, Circolo Gramsci e Università Popolare Natalia Ginzburg. Invitati d’eccezione, per il contributo dato alla collettività, anche in queste ore di disagi idrogeologici: Avis e Croce Rossa Italiana, sede Unione Terre di Castelli.

L’associazione Teatro di Comunità di Spilamberto è un gruppo teatrale amatoriale spilambertese nato ufficialmente nel 2014 su iniziativa di Giorgio Incerti e del Circolo Gramsci di Spilamberto, a seguito di un’esperienza pluriennale di corsi teatrali, sempre a cura di Incerti, iniziata nel 2005. Il gruppo ha messo in scena diversi spettacoli teatrali mirati alla sensibilizzazione sociale, storica e territoriale, inaugurando le proprie attività con l’esibizione “La Spilamberto liberata”, diretta e curata da Giorgio Incerti. Da settembre 2016, nel ruolo di referente artistica e docente dei corsi teatrali, è subentrata Camilla Ferrari, spilambertese classe 1986, regista e attrice sulle scene dai primi anni 2000, che ha calcato numerosi palcoscenici nazionali e ha collaborato, tra gli altri, con Emilia Romagna Teatro, Teatro delle Temperie e il Collettivo Pazo Teatro, con cui lavora attualmente. Dopo gli studi di recitazione, canto, discipline acrobatico-artistiche e improvvisazione presso la Scuola di Teatro di Bologna, ha recitato con diversi registi tra cui Giorgio Incerti, Massimo Sceusa, Andrea Lupo e Luděk Golat.

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