Foto – Autore: Andrea Samaritani – Copyright: Meridiana Immagini

L’Osservatorio Geofisico dell’Università di Modena e Reggio Emilia registra dati interessanti per il mese di maggio 2023. La temperatura media è stata di 18.5°C, un valore inferiore alla media degli ultimi trent’anni che è di 19.2°C, con una anomalia negativa di -0.7°C. Pur essendo un maggio più freddo rispetto alla media, è importante sottolineare che non si tratta di un dato particolarmente anomalo, considerando che già nel 2021 si era registrata una temperatura media inferiore per lo stesso mese, di 18.3°C. Nel 2019, peraltro, si era avuto un maggio molto più freddo, con una temperatura media di 16.2°C.

La vera straordinarietà di quest’anno risiede nelle precipitazioni che hanno raggiunto quota 220.4 mm, con un eccesso di pioggia del 240% rispetto alla media degli ultimi trent’anni per il mese di maggio, che è di 64.9 mm. Questo rende il maggio 2023 il secondo maggio più piovoso della storia, va ricordato che appena 4 anni fa, nel 2019 si era registrata una quantità ancora maggiore di pioggia, con 241.8 mm. È interessante notare che tra i dieci mesi di maggio più piovosi, tre di essi sono collocati negli ultimi quindici anni, con il 2019 e il 2023 ai primi due posti e il 2008 al 7° posto. Gli altri episodi simili risalgono principalmente al XIX secolo, fatta eccezione per il 1939, un anno famoso per le grandi alluvioni in Emilia Romagna, che si posiziona al quarto posto con 174.1 mm di precipitazioni.

Inoltre, è degno di nota il cambiamento delle tendenze pluviometriche nei mesi di maggio e giugno. Nel periodo 1971-2000, la media delle piogge a maggio era di 52.9 mm, mentre a giugno di 51.1 mm. Nel periodo 1991-2020, la media delle piogge a maggio è salita a 64.9 mm, mentre a giugno è di 60.9 mm.

Maggio 2023 ha anche segnato un record con il giorno più piovoso mai registrato in questo mese, il 2 maggio precisamente, con un accumulo giornaliero di 69.1 mm. Dal 1830 ad oggi, solo 21 giorni presi in qualsiasi mese dell’anno hanno superato questa quantità di pioggia. Va inoltre notato che l’ultima volta che si è registrata una quantità così elevata di pioggia in un solo giorno è stata nel 2010, il 5 agosto, con 73.8 mm.

Per quanto riguarda le temperature estreme, la temperatura minima più bassa è stata di 12.0°C il giorno 10, mentre la massima più alta è stata di 27.8°C il giorno 23, valori che non presentano particolari anomalie. La velocità massima del vento è stata di 50 km/h il giorno 13. Durante il mese, sono state registrate 190.6 ore di eliofania (presenza di sole), con una radiazione solare totale di 535 MJ/m2.

Riguardo alle altre stazioni meteo dell’Osservatorio, i dati sono sostanzialmente in linea, con le normali differenze dovute alle diverse condizioni di misura e posizione dei siti di osservazione. A Modena Campus, la temperatura media di maggio 2023 è stata di 17.7°C, mentre le precipitazioni sono state di 230.6 mm. A Reggio Emilia, la temperatura media è stata di 17.3°C, con precipitazioni leggermente inferiori, pari a 172.6 mm. Questa differenza di pioggia è dovuta  alla configurazione meteo dominante che ha interessato principalmente l’est dell’Emilia e la Romagna.

“In conclusione, – spiega Luca Lombroso dell’Osservatorio Geofisico di Unimore – il maggio 2023 si è contraddistinto per temperature inferiori alla media, ma soprattutto per precipitazioni straordinarie. È singolare notare come due eventi estremi di pioggia a maggio si siano verificati nel giro degli ultimi quattro anni, nel 2019 e, appunto, nel 2023, evidenziando una concentrazione recente di episodi meteorologici intensi in questo periodo dell’anno. Sebbene sia arduo attribuire direttamente queste anomalie al riscaldamento globale, gli indizi in tal senso stanno aumentando e ci invitano a porci seri interrogativi sulla relazione tra queste variazioni meteorologiche e i cambiamenti climatici in corso”.

Previsioni

Nel territorio modenese e reggiano per la festa della Repubblica, 2 giugno, ci sarà un timido assaggio estivo in termini di temperature massime, che saranno piacevoli e in linea con la stagione, ma a tratti con temporali improvvisi. Venerdì 2 giugno si prevedono massime intorno ai 27-28°C in pianura e tra i 22 e i 25°C in Appennino, a seconda delle quote.

Tuttavia, è importante notare che questo periodo di caldo sarà accompagnato da temporali improvvisi, localizzati, ma occasionalmente forti. Venerdì i temporali sembrano interessare principalmente le montagne dell’Appennino, con locali sconfinamenti in pedemontana, mentre sabato potrebbero coinvolgere anche la pianura. A causa di questi temporali, si prevede un calo delle temperature intorno ai 25-26*C sabato e domenica.

La situazione meteorologica descritta è dovuta alla mancanza di una sufficiente stabilizzazione delle masse d’aria in quota. Nonostante la presenza di un timido promontorio di alta pressione al suolo, ci saranno infiltrazioni di aria instabile alle quote superiori, che favoriranno la formazione di cumulonembi e temporali.

Azzardando la tendenza mensile, gli scenari “substagionali” dei modelli meteorologici indicano un mese di giugno piuttosto instabile e relativamente fresco rispetto agli anni precedenti caratterizzati da temperature più elevate. Tuttavia, è importante sottolineare che questa tendenza è sperimentale e solo indicativa e non fornisce dettagli precisi sul tempo giorno per giorno.

L’Osservatorio Geofisico dell’Università del DIEF UNIMORE continua a monitorare attentamente le condizioni meteorologiche e si impegna a fornire ulteriori informazioni e aggiornamenti. I dati in tempo reale su www.ossgeo.unimore.it

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