Insieme per la comunità. È da questa premessa che nasce il Protocollo d’intesa tra Regione Emilia-Romagna e Fondazione Carisbo per realizzare interventi strategici nell’ambito dell’assistenza sociosanitaria.

L’accordo, di validità quinquennale, è stato approvato nelle scorse settimane da una delibera di Giunta della Regione e dagli Organi di governo della Fondazione Carisbo; oggi in viale Aldo Moro la firma da parte dei due presidenti, Stefano Bonaccini e Paolo Beghelli.

“Con questa intesa – sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini – diamo il via ad una collaborazione interistituzionale pubblico-privato che vuole garantire, all’interno del servizio sanitario regionale, la migliore presa in carico del paziente e l’erogazione di cure sempre più innovative, grazie alle tecnologie biomediche di ultima generazione; e al tempo stesso offrire ai pazienti un’accoglienza in condizioni di elevati standard di comfort. Ringraziamo Fondazione Carisbo e Intesa Sanpaolo non solo per l’entità delle risorse messe a disposizione, ma per il valore anche simbolico che questo accordo riveste, nell’interesse del territorio e della comunità. La firma del protocollo avviene in un momento difficile per le nostre comunità, così duramente colpite dall’alluvione. C’è bisogno della collaborazione e dell’impegno di tutti per ricostruire, perché, come anche questo accordo dimostra, insieme si possono fare grandi cose”.

“Con la firma odierna Regione e Fondazione Carisbo avviano concretamente un pluriennale percorso di collaborazione istituzionale, a beneficio di tutta la popolazione che si indirizza alle nostre eccellenze sociosanitarie e alle professionalità impegnate nei nostri presidi sanitari-ospedalieri – commenta il presidente della Fondazione, Paolo Beghelli -. Grazie a Intesa Sanpaolo per aver condiviso in questo percorso la progettualità della Fondazione, l’investimento di risorse in sanità ha il significato di rafforzare l’impianto sociale del nostro territorio metropolitano e delle sue comunità, oggi duramente colpite dall’alluvione”.

Il Protocollo d’intesa

Il Protocollo, che si inserisce nel percorso di collaborazione interistituzionale pubblico-privato, prevede una serie coordinata di azioni da realizzare nei territori di competenza delle Ausl della Città metropolitana di Bologna e prevede anche un investimento di 14,5 milioni di euro, di cui 10 della Regione e 4,5 della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo.

Due le aree individuate per i primi interventi attuativi, proposti dalle Aziende dell’Area metropolitana di Bologna. La prima riguarda il potenziamento del patrimonio strumentale diagnostico e terapeutico delle Aziende Usl, con la sostituzione dell’acceleratore lineare modello Synergy della radioterapia dell’Ospedale Bellaria con la tecnologia robotica innovativa di radiochirurgia e radioterapia stereotassica denominata Cyberknife, che sarà disponibile anche per gli altri presidi sanitari-ospedalieri della Città metropolitana (in particolare l’Istituto Rizzoli, l’Ospedale Maggiore, il Policlinico S. Orsola-Malpighi). È già stata avviata la procedura per la realizzazione dell’intervento, promosso dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con Intesa Sanpaolo per un valore di 4,5 milioni di euro.

La seconda area di intervento mira al potenziamento infrastrutturale del sistema di accoglienza sociosanitaria, con la realizzazione di una struttura nell’area limitrofa al Policlinico Sant’Orsola per l’accoglienza di pazienti oncologici o candidati al trapianto d’organo nelle fasi pre e post-intervento. Un investimento dal valore stimato in 10 milioni di euro, e procedura da avviare entro luglio 2023.

Inoltre, è stato costituito un Comitato paritetico di monitoraggio congiunto, che valuterà l’opportunità di estendere i contenuti dell’intesa a nuovi ambiti di interesse prioritario e di validare proposte, progetti, studi di fattibilità provenienti anche da soggetti diversi dai firmatari.

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