foto Giorgio Bianchi

I portici sono lo spazio quotidiano di tutti i bolognesi, un orizzonte non solo architettonico-urbanistico ma di senso, di relazione, di comunità, e oggi anche spazio di celebrazione della creatività, della cultura, del passato e del futuro della città: dopo il partecipatissimo assaggio della preview, che ha animato le vie Manzoni e Galliera in maggio, si apre ufficialmente il 13 giugno la prima edizione di Bologna Portici Festival, in programma fino a domenica 18 giugno.

Sei giornate, oltre 60 appuntamenti in un mix di performance site specific, spettacoli di danza, concerti, musical per una grande festa urbana. Un cartellone che mette insieme sperimentazione e riscoperta della tradizione, animando quattro luoghi della città: piazza Maggiore, cuore degli eventi serali; il quadriportico di Santa Maria dei Servi, palcoscenico della danza; piazza della Pace, per la prima volta votata a luogo di spettacolo, con una dedica particolare alla Filuzzi, che diventa insieme al Complesso Monumentale della Certosa un unico grande teatro; infine il portico moderno del Treno della Barca.

“I portici sono un bene comune e rappresentano assieme alle torri l’elemento architettonico più caratteristico e affascinante della città. Sono un luogo dello sguardo, di incontro e immaginazione: un grande racconto di città – commenta Elena Di Gioia, delegata alla Cultura di Bologna e Città Metropolitana. La prima edizione di Bologna Portici Festival disegna una geografia culturale in cui la cultura e la creatività abitano gli spazi dei portici, nell’impegno di prendersene cura e renderli palcoscenico di espressione artistica per tutta la città. Un racconto culturale che vogliamo promuovere come appuntamento permanente e come nuova manifestazione culturale, di respiro nazionale e internazionale, della città”.

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