I Carabinieri della Compagnia di Molinella hanno arrestato un 34enne italiano a seguito di un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare scaturita dall’inosservanza del provvedimento precedente (allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento alle persone offese) che aveva ricevuto due settimane fa, nel corso di un’indagine per maltrattamenti contro familiari o conviventi.
La precedente misura cautelare era scaturita da un’indagine dei Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bologna, a seguito della querela di una 51enne italiana che il 26 marzo scorso si era presentata ai Carabinieri per denunciare il figlio che dopo la perdita del lavoro avvenuta circa un anno fa, aveva iniziato a maltrattare tutti i familiari conviventi perché pretendeva di essere mantenuto: la mamma (l’odierna denunciante), il fratello più piccolo, 31enne e la nonna 76enne.
Da quel momento, insulti e minacce del tipo: “Vi ammazzo! Vi taglio la gola!”, accompagnati da intimidazioni, come il gesto di affilare un coltello, guardare la tv a tutto volume e spostare i mobili per disturbare il riposo degli altri, erano diventati una consuetudine che aveva alterato la serenità delle vittime. Il fratello minore, preoccupato per l’evolversi negativa della situazione e temendo per l’incolumità della nonna e della mamma, aveva dotato quest’ultima di una bomboletta spray al peperoncino e lui si era iscritto a un corso di difesa personale.
Lo scorso 2 giugno, i Carabinieri si erano presentati a casa del 34enne per notificargli la misura cautelare e lui, collaborativo, si era allontanato dalla casa familiare, andando a vivere da alcuni amici residenti in zona. Purtroppo, invece di rispettare il provvedimento del Giudice, il 34enne lo ha violato più volte, presentandosi a casa all’improvviso con la scusa di prendere cose di sua proprietà, tra cui un ciclomotore che non poteva circolare perché sottoposto a un sequestro amministrativo. A quel punto, preso atto della situazione, il 13 giugno scorso, il Giudice ha firmato l’aggravamento della misura cautelare ritenendo necessaria la custodia in carcere. Rintracciato dai Carabinieri, il 34enne è stato arrestato e tradotto alla Dozza.