La quarta interrogazione discussa ieri nel corso del Consiglio Comunale era a firma di Francesco Macchioni (Lista Macchioni) ed aveva ad oggetto “Ripristino dei contenitori per la raccolta stradale delle frazioni merceologiche coinvolte nel cambiamento dal modello porta a porta”.
“L’obbiettivo comune del nuovo sistema di raccolta differenziata recita l’interrogazione – è quello di incrementare la quantità e la qualità del materiale in termini di riciclaggio. Si parla di politiche ambientali dettate da normative europee, statali e regionali per la gestione dei rifiuti. La direttiva 2018/851/Ue del parlamento europeo, costituisce la nuova direttiva quadro in materia di rifiuti, stabilendo gli obiettivi di lungo termine da raggiungere nell’Unione, e fornisce agli operatori economici e agli stati membri indicazioni per gli investimenti necessari al conseguimento di tali obiettivi. Il decreto legislativo 152/2006 del testo unico ambientale, contiene invece le principali norme che regolano la disciplina ambientale. Tenuto conto che: siamo davanti a un modo superficiale di gestire la raccolta parta a porta dei rifiuti da parte di HERA, con riferimento alle innumerevoli segnalazione di cittadini e commercianti di fronte agli ormai quotidiani disservizi del gestore. Con la nuova modalità di raccolta porta a porta, i cittadini hanno visto diminuire in modo significativo, e indiscriminato, tutti i contenitori per la raccolta stradale. Questa operazione, seppure in modo indiretto, è da considerare come un aumento all’utenza della tassa sui rifiuti: perché di fatto, l’obbiettivo è intrinseco nella riduzione del servizio. Nel nostro Comune si ha la presenza di un significativo numero di cittadini, che per svariati motivi, non sono utenti iscritti al ruolo TARI . Questa condizione porta loro a non disporre dlla fornitura, da parte di HERA, dei sacchetti codificati per la raccolta porta a porta e del la tessera digita le per un adeguato conferimento. È insensato ostinarsi contro le probabilità di riuscita di un sistema di raccolta ormai superato in diverse nostre città, tra le quali in ordine temporale anche la città di Bologna ha varato una riorganizzazione del servizio di raccolta rifiuti, la quale nei prossimi mesi porterà a cessare completamente la raccolta differenziata porta a porta di plastica e carta, per ritornare ad una raccolta stradale con cassonetti dedicati.
Ritenuto che: non è vero, come dichiarato a più riprese da questa amministrazione, che i Comuni non hanno potere nel disciplinare la gestione dei rifiuti . Il Comune può avere un suo ruolo nel proporre un cambio di modalità sul conferimento della raccolta differenziata.
Si chiede al Sindaco: di accogliere le richieste dei tanti cittadini delusi dal protrarsi di questa situazione di assoluto degrado, manifestando nei confronti di HERA, e in modo chiaro, la volontà di recedere e superare la modalità di raccolta porta a porta su tutto il territorio comunale, e di ripristinare nella sua totalità i precedenti contenitori per la raccolta stradale delle frazioni merceologiche coinvolte nel cambiamento”.
Ha risposto l’Assessore all’Ambiente Ugo Liberi.
“Il Comune di Sassuolo non può recedere da un contratto con il gestore sottoscritto da un altro ente ovvero ATERSIR e non può in autonomia decidere e chiedere ad ATERSIR di cambiare il modello di raccolta rifiuti, sia perché rischierebbe di essere oggetto di migrazione di rifiuti da parte dei comuni limitrofi, con conseguenti maggiori oneri di gestione, sia perché sussistono margini contrattuali che devono essere garantiti”.