Dimezzare la superficie edificata creando 1.200 mq di verde permeabile e altri 1.521 di parco pubblico, sistemare i contigui percorsi ciclopedonali e attraversamenti, ammodernare le reti fognarie e dell’acquedotto: saranno alcuni effetti dell’intervento di rigenerazione dell’area fra le vie Ferraris, Manzoni e Giovanni XXIII, con la demolizione dei capannoni industriali esistenti (ex-sede “Bluemarine”).
L’intervento è oggetto di una proposta di accordo con l’immobiliare “Bergamasca”, approvata dalla Giunta e destinata a essere inserita nel Piano Urbanistico Generale (PUG) – il quale a sua volta si prevede sarà approvato entro l’inverno. L’immobiliare agisce per conto della “Aspiag Service”, operatore economico concessionario del marchio “Despar”, marchio già presente in città e intenzionato ad aprire un supermercato alimentare nell’area in questione.
L’insediamento produttivo occupa circa un ettaro, l’80 per cento del quale coperto dai capannoni o da aree cortilive impermeabilizzate destinate a parcheggio.
Il progetto prevede che l’attuali superficie coperta dai fabbricati, cioè 5.227 metri quadri, sarà ridotta del 55 per cento, scendendo a 2.353 metri quadri; questo a favore di superfici a “verde permeabile”, per complessivi 2.700 metri: ne sono previsti infatti 639 “in cessione”, 560 “privato alberato” e soprattutto 1.521 di parco “inclusivo”, attrezzato con strutture ludiche e senza barriere. Anche una quota parte dei parcheggi pertinenziali in copertura al fabbricato contribuirà al decremento delle aree impermeabili.
Spiega Riccardo Righi, Assessore all’Urbanistica (foto): «Con l’avvicinarsi del nuovo Piano Urbanistico si apre una nuova stagione di interventi che guardano alla tutela del suolo, la sostenibilità e capaci di contribuire alla città pubblica. È con questo spirito che abbiamo approvato la proposta di accordo per la sostituzione urbanistica dell’ex Bluemarine a favore di nuove aree verdi, collegamenti ciclopedonali, strutture a impatto zero e posti di lavoro».
Fra i motivi giudicati « di rilevante interesse per la comunità locale » la delibera considera infatti anche l’annunciata assunzione di trenta persone a regime « nella struttura di vendita alimentare medio-piccola».