Si terrà lunedì sera, 26 giugno, alle ore 20.30 nella sala del Consiglio comunale, in Municipio a Castelnovo Monti, si terrà la terza serata in cui l’Amministrazione comunale incontra la cittadinanza per confrontarsi sul tema dell’urbanistica, in particolar modo questa volta su “il Borgo della Pietra di Bismantova”, volendo simbolicamente indicare tutto quel territorio e quelle frazioni che si trovano lungo la strada che si sviluppa attorno al monte più conosciuto dell’Appennino reggiano.
“Sarà un momento di confronto e ragionamento – spiega l’Assessore all’Urbanistica, Daniele Valentini – su quello che dovrà essere il rapporto tra la Pietra di Bismantova e il territorio sul quale insiste questa eccellenza ambientale, storica, archeologica e turistica, come rendere maggiormente efficace il collegamento tra il Sasso e il paese di Castelnovo, come valorizzare e dare una maggiore visione a tutti quei borghi circostanti dove si è ormai sviluppata una florida imprenditoria agricola e sta emergendo, un poco alla volta, anche una vocazione turistica che li rende attrattivi per le caratteristiche paesaggistiche, gastronomiche ed esperienziali.
Il tema della Pietra di Bismantova si presenta molto variegato e delicato, ormai è sotto gli occhi di tutti la potenzialità turistica del luogo, basti pensare che ad oggi abbiamo decine di migliaia di visitatori ogni anno. Così come è evidente che questa massa di visitatori, nella gran parte dei casi, si limita ad una arrampicata o una escursione alla montagna senza visitare Castelnovo e il territorio limitrofo. Proprio per questo trovo che ragionare solo sul rapporto Pietra – Castelnovo paese sia un poco limitante: è necessario analizzare la situazione con una visuale più ampia, dove il concetto di Pietra di Bismantova si allarghi rispetto alla sola rupe e coinvolga, oltre al paese di Castelnovo, anche tutta quella fascia di territorio che la circonda, che parte da Carnola e arriva fino a Campolungo attraverso Ginepreto, Vologno e Casale, offrendo una spettacolare corona di boschi e campi con bellissimi punti panoramici in cui mirare l’intero arco appenninico, il Secchia, i Gessi Triassici (attualmente candidati per divenire Patrimonio Unesco). Un territorio connotato da insediamenti agricoli e caseifici di qualità, oltre che una grande quantità di sentieri e carraie agricole attraverso le quali è possibile raggiungere la sommità della rupe di Bismantova”.
Conclude Valentini: “E’ limitante individuare l’accesso alla Pietra solamente attraverso il tratto di via Bismantova che termina in Piazzale Dante, preferisco immaginare un sistema di salite tutto attorno al monte che offra più punti di partenza (ad esempio Castelnovo centro, Ginepreto, Vologno, Campolungo, Casale) dai quali attraverso sentieri e carraie è possibile arrivare al Santuario e al Pianoro, e in questi punti avere anche possibilità di ristoro, di alloggio, di assistenza. Sogno questi paesi come una sorta di stazioni attrezzate che offrono servizi essenziali ed esperienze.
In questo modo si eviterebbe di continuare a congestionare tutto il traffico automobilistico e le presenze su piazzale Dante, una situazione di sovraccarico negli ultimi tempi divenuta difficile da gestire. Sarebbe inoltre l’occasione per offrire un intero territorio con le sue caratteristiche e i suoi prodotti, dando lustro ad un sistema dove natura e buona economia convivono e prosperano assieme. Dobbiamo proporre un’esperienza, un’esperienza di nome Bismantova.
E’ proprio in questo momento di programmazione che cittadinanza e Amministrazione debbono lavorare assieme per riuscire a dare ulteriore slancio alla Pietra e al territorio circostante, riuscendo ad amalgamare assieme una vitale e storica vocazione agricola con una nuova visione di accoglienza che offre ai visitatori percorsi in grado di fargli vivere il territorio gustando le bellezze naturalistiche e gastronomiche della tradizione a pochi passi dal centro di un paese ricco di servizi ed esercizi commerciali”.