Lo scorso 8 maggio 2023, in occasione dell’assemblea dei soci di Asp Charitas di Modena, è stato legittimato il nuovo Consiglio di Amministrazione e successivamente lo stesso Consiglio di Amministrazione ha nominato le cariche per i prossimi cinque anni, confermando Mauro Rebecchi come presidente, Daniela Manicardi vice presidente e Roberto Mariani consigliere.

Le quote di partecipazione presso l’Asp Charitas sono per l’arcidiocesi di Modena e Nonantola 45 per cento, così come per il Comune di Modena, mentre il restante 10 per cento è in quota Provincia di Modena.

Il presidente riconfermato Mauro Rebecchi sottolinea che «è nostra intenzione far conoscere sempre più il Charitas per quello che vale. Siamo uno degli istituti più importanti in Regione, in quanto in grado di ospitare persone che altre residenze faticano a gestire. Questa particolare tipologia di ospiti, consente di poter fare progetti di ricerca e formazione con partner importanti come Unimore, Cnr di Bologna e Ausl di Modena. La filosofia che almeno negli ultimi 30 anni ha governato il Charitas, – prosegue Rebecchi – è sempre stata quella di valorizzare e ascoltare la persona ospitata. In modo particolare uscire dall’ottica di un puro assistenzialismo. Si cerca di ridurre il più possibile le terapie farmacologiche a favore di relazione. affetto e vita all’aria aperta. Cerchiamo di portare fuori i nostri ragazzi il più possibile e non solo in attività sportive (nuoto, equitazione, passeggiate ecc) ma anche per piccoli lavoretti socializzanti presso aziende, polisportive e aziende agricole.Tramite l’associazione Controvento idee di vita Aps (creata fra gli educatori Charitas e professionisti volontari esterni) oltre all’attività di ricerca, da anni facciamo un’attività velica e quest’anno ci hanno donato una barca a vela che ci consentirà di investire ulteriormente su questo progetto».

Attualmente la struttura ospita circa 100 persone con disabilità gravi e gravissime i cui soci sono e conta 140 dipendenti. Il fatturato annuo di Asp Charitas di Modena è di circa 7,2 milioni di euro e l’istituto nel 2019 è stato nominato come struttura di riferimento per la Regione Emilia-Romagna nel progetto nazionale autismo.

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