Resta stabile la produzione nello stabilimento modenese della Maserati. Tra gennaio e giugno dal plant di via Ciro Menotti sono uscite 600 MC20, dieci vetture in meno rispetto al primo semestre dell’anno scorso.

«La lieve flessione (-1,6%) della produzione è stata causata da uno stop di tre giorni per mancanza di materiali – spiega il sindacalista Alessandro Gamba, segretario aggiunto della Fim Cisl Emilia Centrale – In realtà Maserati continua a mantenere lo stesso trend produttivo, gli investimenti messi in campo garantiranno continuità produttiva e occupazione.

Il nuovo impianto di verniciatura, denominato FuoriSerie e dedicato alla personalizzazione dei modelli del Tridente, sta determinando un impatto positivo a livello occupazionale.

A fine luglio ci incontreremo con la direzione per avere ulteriori dettagli sugli investimenti previsti in particolare su Atelier, che speriamo consolidino la presenza di Maserati a Modena».

La produzione della supersportiva Maserati MC20 dovrebbe, quindi, assestarsi sugli stessi volumi del 2022 (1.200-1.250 unità), che garantiscono la saturazione della capacità produttiva dello stabilimento di Modena.

Nel 2025 l’implementazione della piattaforma full electric Folgore sulla MC20 consentirà ulteriore continuità e sicurezza produttiva.

Ricordiamo che nei due siti Maserati di Modena, oltre ai circa 200 diretti di produzione, lavorano 900 ingegneri impegnati nelle attività di progettazione e sviluppo al servizio di tutte le realtà Stellantis.

«Nel nuovo assetto dei centri di r&d sarà fondamentale che questa importante realtà legata alla ricerca e progettazione abbia una sua continuità e non subisca ridimensionamenti», conclude il segretario aggiunto della Fim Cisl Emilia Centrale.

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