A San Lazzaro di Savena dal 17 luglio prossimo arriva lo Spazzino di Quartiere che integrerà i servizi già attivi con l’obiettivo di incrementare ulteriormente l’attenzione al territorio, risolvere rapidamente eventuali criticità legate a piccoli abbandoni o pulizie urgenti e rappresentare un punto di riferimento sui temi ambientali per i cittadini, le attività commerciali e l’Amministrazione comunale. L’integrazione dei servizi, richiesta dal Comune di San Lazzaro di Savena, sarà curata da Hera.

Lo Spazzino di Quartiere, munito di automezzo, sarà in servizio dal lunedì al sabato compresi per coprire ogni settimana progressivamente tutto il centro di San Lazzaro e la Ponticella. Tra i primi obiettivi dell’introduzione di questo servizio c’è quello di aggiungere uno specifico intervento di pulizia manuale e così limitare l’impatto dei soffiatori, utilizzati in affiancamento alle spazzatrici su alcune vie (per esempio Jussi, Repubblica, parte della via Emilia), sulle attività commerciali presenti e sulle persone che passeggiano lungo i marciapiedi. Inoltre, l’operatore potrà risolvere rapidamente le criticità relative a piccoli abbandoni o pulizie urgenti.

Attraverso la puntuale conoscenza del territorio e la stretta relazione con i cittadini, lo Spazzino di Quartiere svolge servizi sempre più efficaci, come per esempio le segnalazioni di eventuali cassonetti pieni o non funzionanti, ingombranti abbandonati, lo spazzamento manuale intorno alle isole di base, la raccolta di eventuali piccoli abbandoni, la pulizia di punti critici. Gli Spazzini di Quartiere si distinguono dagli altri operatori per i mezzi utilizzati e per le divise che li rendono immediatamente e facilmente riconoscibili da parte dei cittadini.

“Lo spazzino di quartiere è un nuovo servizio volto a migliorare il decoro urbano – afferma Beatrice Grasselli, assessora all’ambiente, all’agricoltura, allo sviluppo sostenibile e ai rifiuti del Comune di San Lazzaro – e a promuovere il corretto conferimento dei rifiuti. L’aumento delle ore di spazzamento manuale e la presenza costante di una squadra di operatori riconoscibili sono un modo per dare risposte più immediate alle criticità che avvengono nel conferimento dei rifiuti. Riteniamo questo servizio importante nel promuovere una relazione costruttiva tra i cittadini e i gestori del servizio – conclude l’assessora – certi che un punto di riferimento costante nel territorio consentirà fare un salto in avanti nella pulizia della città”.

“Gli spazzini di quartiere vanno ad aggiungersi ai servizi già attivi per la pulizia del territorio comunale – spiega Alberto Santini, responsabile Ambiente di Hera per l’area Bologna-Imola – e renderanno ancora più capillari i servizi ambientali di Hera: non solo raccolgono i rifiuti abbandonati e segnalano quelli ingombranti, ma verificano anche costantemente lo stato dei cassonetti e puliscono i punti critici. Lo spazzino di quartiere si riconosce subito grazie alla sua divisa gialla: come già accaduto negli altri luoghi dove lo abbiamo già avviato, diventerà anche a San Lazzaro un punto di riferimento importante per i cittadini, ai quali potrà dare informazioni importanti sui nostri servizi, e contribuirà a garantire un presidio completo e puntuale di tutto il territorio”.

“Siamo molto felici di contribuire ulteriormente al decoro e alla pulizia di San Lazzaro di Savena”, commenta Francesco Tonelli responsabile della Onlus La Fraternità per l’area metropolitana di Bologna. “Abbiamo sei persone che lavorano sul territorio del Comune per lo spazzamento e quello che più conta è che 3 di questi hanno una fragilità”. L’obiettivo della Cooperativa Sociale La Fraternità, nata dalla Comunità Papà Giovanni XXIII di Don Oreste Benzi, è offrire un posto di lavoro alle persone a rischio emarginazione. “Su tutta l’area metropolitana abbiamo 353 persone che lavorano nei Servizi Ambientali in partnership con Hera. Di queste il 43% ha una diversità più o meno riconoscibile. Questo non ci vieta di offrire un servizio puntuale e di qualità. Solo gli spazzini di quartiere sono 65 in tutta Bologna”, conclude Tonelli.

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