I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro, nella serata di sabato hanno arrestato due persone, un 53enne di origine tunisina, in Italia senza fissa dimora, pregiudicato, celibe, disoccupato e un 33enne bolognese, pregiudicato, entrambi accusati del reato di tentata estorsione aggravata in concorso.

Verso le 10:30 di sabato 15 luglio, il 33enne, uomo di corporatura robusta e con vistosi tatuaggi colorati sulle braccia, qualificatosi con il nome di “Marco”, a suo dire di origine italo-albanese, si è presentato presso l’abitazione della vittima, una donna 63enne di origine uruguaiana, residente a Bologna all’interno del quartiere San Donato-San Vitale. L’uomo ha chiesto alla donna di saldare un debito di droga dell’importo di 10.000 euro che il figlio, 39enne bolognese invalido all’83%, aveva contratto con altri quattro albanesi, i quali avevano fatto riferimento a lui per la riscossione dei soldi. La donna, sotto la minaccia dell’uomo che l’ha intimorita più volte, facendole intendere i rischi per l’incolumità sua e del figlio che avrebbe corso se non avesse ottemperato alla richiesta di denaro, ha riferito di non avere quella disponibilità economica, invitando “Marco” a ritornare in serata per prendersi, come acconto, 500 euro. Subito dopo la donna ha chiesto aiuto ai carabinieri e, previ accordi tra loro, ha prelevato denaro contante per un totale di 500 euro, suddiviso in 10 banconote da 50 euro ciascuno.

Alle successive ore 21 circa, il sedicente “Marco”, accompagnato da un altro uomo (il 53enne tunisino), il quale ha riferito di essere suo “zio”, si sono recati presso l’abitazione della donna, e con toni palesemente accessi e minacciosi, le hanno nuovamente intimato di saldare al più presto il debito di droga del figlio, riferendole che aveva solo due giorni di tempo per poterlo fare, onde evitare “spiacevoli conclusioni”. La donna consegnava così a “Marco” la busta gialla con all’interno le 10 banconote da 50euro, preventivamente fotocopiate dai militari come segno identificativo e di riconoscimento delle stesse. Poco dopo i militari, nascosti poco lontano, sono intervenuti, bloccando i due e recuperando la busta gialla con all’interno il denaro. Entrambi gli arrestati sono stati tradotti presso la casa circondariale di Bologna in attesa della convalida dell’arresto.

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