Si è svolto ieri l’incontro tra amministrazione comunale, Geovest, Consulta Economica, Associazioni di Categoria, Comitato Commercianti e Attività Produttive di Finale Emilia e organizzazioni sindacati sulla questione TARI.
La prima fase della riunione ha visto i tecnici Geovest illustrare i principi generali dettati da ARERA, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, per la redazione del Piano Finanziario, con l’introduzione della tariffa puntuale per i rifiuti.
Per le utenze non domestiche, questa nuova metodologia di calcolo della tariffa, introdotta da quest’anno, aggiunge alla quota fissa e alla quota servizi (lo spazzamento delle strade, lo svuotamento dei cestini, la gestione dei centri di raccolta e della raccolta differenziata), che si calcolano in base all’attività svolta e alla superficie dei locali, la quota “produzioni”, che fino al 2022 era calcolata in base alla superficie dei locali e alla potenziale produzione del rifiuto indifferenziato dell’attività, mentre nel 2023 è calcolata solo tenendo conto dei litri/annui del contenitore dell’indifferenziato scelto. In fattura vengono applicati a ogni contenitore in dotazione un certo numero minimo di svuotamenti e sono aggiunti i costi degli svuotamenti eccedenti quel numero minino, a un prezzo prestabilito. Le modifiche nelle modalità di calcolo della tariffa rifiuti sono state comunicate da Geovest, nel novembre scorso, con una lettera inviata a tutte le imprese del territorio comunale e illustrate nella seduta del Consiglio Comunale del 27 aprile 2023 che le ha approvate.
“L’applicazione di questo nuovo metodo tariffario determinato dall’Autorità – spiega il sindaco di Finale Emilia, Claudio Poletti – che vuole incentivare la riduzione di rifiuto indifferenziato prodotto, ha generato, per alcune utenze non domestiche, degli incrementi derivanti proprio dalle volumetrie dei contenitori a disposizione. Sul fronte delle utenze domestiche, invece, restiamo nel range di aumenti tariffari dell’ordine del 3 o 4 per cento, ampiamente inferiori all’inflazione e agli incrementi che hanno subito le fatture energetiche. In numerosi casi registriamo anche delle riduzioni o il mantenimento dei costi dell’anno precedente”.
Nel corso dell’incontro il Comitato Commercianti ha evidenziando casi di utenti che hanno registrato aumenti considerevoli nelle bollette ricevute. “Analizzando le fatture che riportavano aumenti di tale portata – riprende il sindaco Poletti – è stato evidenziato come, in quegli specifici casi, si era registrato nel periodo 2022-23 un aumento delle superfici delle attività oppure un incremento nella volumetria dei contenitori richiesti a Geovest, tali da giustificare l’incremento dei costi per i rifiuti. Contesto, pertanto, la disinformazione che si sta facendo su questo argomento, strumentalizzando le cifre. Situazioni con incrementi di questo genere hanno sempre una spiegazione. E se sembrano non averla, grazie alla disponibilità di Geovest, siamo pronti ad analizzare caso per caso, per comprendere le ragioni dell’incremento”.