(immagine di repertorio)

Probabilmente ossessionato dalla gelosia nei confronti di sua moglie, che peraltro aveva deciso di lasciarlo avviando le procedure di separazione proprio a seguito di gravi maltrattamenti che subiva da tempo, l’uomo la offendeva quotidianamente con gravi epiteti ingiuriosi, arrivando a minacciarla di morte, spingerla, sputarle, darle uno schiaffo e afferrarla per il colo stringendo con forza e minacciandola. Maltrattamenti fisici e psicologici quelli computi nei confronti della moglie, una 43enne residente in città, a seguito dei quali, al termine delle indagini, i carabinieri in forza alla stazione di Gattatico a cui la donna ha raccontato i fatti, hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia un 44enne napoletano residente a Reggio Emilia. L’accusa è quella di maltrattamenti in famiglia, con l’aggravante di aver commesso il fatto anche alla presenza di figli minori.

La Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri, ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, con l’applicazione del divieto di avvicinamento alla vittima, prescrivendogli di non avvicinarsi all’abitazione della donna e ai luoghi dalla medesima frequentati. Provvedimento di natura cautelare che è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Gattatico che hanno condotto le indagini.

Dalle risultanze investigative è emerso come l’uomo da circa un anno, prima in costanza di matrimonio e successivamente a seguito dell’allontanamento della moglie che ha avviato le procedure di separazione, con condotte reiterate vessava, offendeva e minacciava la moglie anche per telefono, accusandola di avere un’altra relazione sentimentale. “TI STACCO LA TESTA DAL COLLO”, “VOGLIO VEDERTI AGONIZZARE”, “TI BRUCIO IN AUTO” ed altre varie minacce oltre ad averle dato uno schiaffo mentre dormiva dopo aver letto un messaggio inviato alla moglie da un collega di lavoro. In un’altra circostanza, a fine dello scorso mese di luglio, al diniego della moglie di accompagnarlo all’Ufficio postale, la offendeva, la minacciava prendendo a pugni l’auto della donna che afferrava per il collo. Condotte delittuose quelle commesse anche davanti ai figli minori, che riscontrate dai carabinieri hanno portato all’odierno provvedimento cautelare richiesto ed ottenuto dalla Procura reggiana. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

 

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