I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato un 29enne di origine tunisina, residente a Bologna, già noto alle forze dell’ordine, celibe, cuoco, accusato del reato del reato di atti persecutori.

E’ successo verso le ore 2:20 circa di domenica scorsa all’interno di una residenza sociale dove la donna aveva trovato rifugio. Alcune ospiti della struttura hanno contattato il 112, riferendo che un uomo stava scavalcando il cancello della comunità, urlando verso l’ex compagna. I carabinieri, giunti velocemente sul posto, hanno preso immediatamente contatti con la donna, una 26enne di origine ungheresi, nubile, la quale ha riferito che il suo ex compagno, di origine tunisina, si era allontanato pochi istanti prima del loro arrivo, dopo averla minacciata di morte e sospettava che fosse nascosto nel giardino condominiale.

Riferiva inoltre che lo stesso, la sera precedente, si era già presentato presso la struttura pretendendo di entrare, ma fortunatamente, lei non era presente. Il tunisino è stato rintracciato dai carabinieri poco lontano, in stato di alterazione psicofisica dovuto all’abuso di sostanze alcoliche. Lo stesso era stato già colpito da un ammonimento nel giugno dell’anno scorso per la sua condotta nei confronti dell’ex compagna, senza tuttavia che lo stesso avesse sortito alcuno effetto.

Il 29enne arrestato è stato tradotto in carcere su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

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