Gli investimenti in Italia sono aumentati nell’ultimo anno del 9,4%, e anche le imprese di Reggio Emilia e provincia hanno recitato una parte importante nella crescita del Paese. Nel 2022, dato più aggiornato disponibile, nel territorio reggiano oltre due terzi delle imprese (precisamente il 70,3%) hanno effettuato investimenti in almeno un ambito della trasformazione digitale (tecnologico, organizzativo o del modello di business). Tra i settori manifatturieri, in provincia di Reggio Emilia risultano maggiormente coinvolti dalla transizione le Industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo, seguite dalle Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco e dalle Industrie tessili, dell’abbigliamento e calzature.

Per massimizzare il valore aggiunto degli investimenti e dei nuovi modelli di business implementati, le imprese hanno necessità di investire sul capitale umano e sulle competenze, attraverso la formazione di personale esistente o attraverso la ricerca di nuovi profili non presenti in azienda. A Reggio Emilia il 14% delle entrate previste nel 2022 dalle imprese reggiane, pari a oltre 7mila unità, sono nuove figure professionali che non sostituiscono un’analoga figura in uscita. Più di un’impresa reggiana su quattro (esattamente il 28,5%) nel 2022 aveva effettuato o intendeva effettuare formazione con corsi. Di queste, il 43,7% ha optato per una formazione nell’ambito della digitalizzazione, quota in aumento di 21,2 punti percentuali rispetto al 2021. La quota sale al 49,8% per le imprese dei Servizi mentre si attesta a un più contenuto 35,9% tra le imprese dell’Industria (incluse le Costruzioni). Se osserviamo gli investimenti in base all’ambito della trasformazione digitale, nel caso degli aspetti tecnologici in provincia di Reggio Emilia, le imprese nell’anno precedente investono maggiormente in Internet ad alta velocità, cloud, mobile, big data analytics e Sicurezza informatica. La sicurezza informatica è anche la tecnologia in cui si osservano maggiori investimenti rispetto al periodo 2017-2021, con un incremento di 8,3 punti percentuali. Per gli aspetti relativi al modello organizzativo aziendale, è maggiormente diffusa l’adozione di nuove regole per la Sicurezza sanitaria per i lavoratori, uso di nuovi presidi, risk management. A crescere maggiormente rispetto al 2017-2021 sono gli investimenti per l’adozione di sistemi gestionali evoluti (+11,7 punti). Nell’ambito dello sviluppo di nuovi modelli di business, si investe principalmente in Digital marketing e in Analisi dei comportamenti e dei bisogni dei clienti per garantire la personalizzazione del prodotto o servizio offerto. Rispetto al quinquennio precedente il Digital marketing registra un +9,8 punti percentuali e l’Analisi dei comportamenti e dei bisogni dei clienti segna un +9 punti.

«Come ufficio bandi abbiamo elaborato numerose richieste e permesso alle nostre imprese di ottenere diversi contributi anche cospicui – spiega Diego Mattioli, responsabile area servizi Lapam Confartigianato –. Gli investimenti e i dati dimostrano che il lavoro svolto va nella giusta direzione. Come Lapam stiamo sviluppando un servizio per permettere di avere sempre monitorata la situazione dei bandi attivi su tutto il territorio provinciale, così da poter segnalare tempestivamente alle aziende le occasioni di contributi per proseguire nel percorso di crescita e di espansione del loro business».

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