Il sindacato Filt Cgil di Modena esprime forte preoccupazione per la situazione del Trasporto Pubblico Locale (Tpl) modenese e per la totale assenza di deliberazioni sulle necessarie risorse per il settore da parte del Governo nazionale.
I lavoratori e le lavoratrici, l’intero settore del trasporto pubblico locale e i cittadini che utilizzano il servizio pubblico, anche in previsione dell’imminente avvio dell’anno scolastico, vivono in una condizione di drammatica e assoluta incertezza.
“Il 15 settembre inizierà infatti l’anno scolastico e riteniamo che difficilmente Seta (l’azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico) sia in grado di coprire adeguatamente i servizi richiesti con l’attuale organico, che risulta essere carente e sottodimensionato – afferma Alfonso De Gregorio Filt Cgil Modena – Sarà dunque inevitabile la richiesta ai lavoratori da parte dell’azienda di straordinari in forma massiva e mancati riposi, scaricando su operatori di esercizio/autisti la gravosità e le inefficienze dovute alla mancanza di scelte e finanziamenti adeguati a sostenere un servizio essenziale come il trasporto pubblico”.
A ciò si aggiunge la contestuale e ormai cronica carenza di autisti – la professione si è dimostrata sempre meno appetibile sia sul piano salariale (per i mancati adeguamenti a fronte delle estreme dinamiche inflazionistiche di questi tempi), sia per la aumentata flessibilizzazione del servizio e delle condizioni di lavoro) – che genererà presumibili e potenziali disservizi.
“La problematica delle risorse nel settore del Tpl rappresenta un tema di primaria importanza e non è più rinviabile l’assunzione di responsabilità da parte di una politica silente e ingessata – aggiunge Adriano Montorsi segretario Filt Cgil Modena – nel ridare slancio attraverso gli opportuni finanziamenti al Fondo nazionale, per supportare al meglio le aziende e i lavoratori che operano a beneficio della collettività; pena ne sia un’ulteriore decadenza di un servizio già profondamente impattato negli ultimi anni, a partire dalla pandemia che ha impoverito le casse delle aziende riducendo al lumicino gli introiti dalle vendite dei titoli di viaggio, nonché dalle dinamiche dei costi dei beni energetici e dunque dei carburanti”.
La Filt Cgil di Modena ha apprezzato, sul piano locale, gli sforzi fatti dai vertici Seta per addivenire alla chiusura dell’accordo per fidelizzare i lavoratori cosiddetti neo-assunti nel marzo 2022, ma molte sono le criticità che ancora permangono come sopra indicato, pertanto le annunciate dimissioni del Presidente Nicolini e dell’Amministratore delegato Patrizi, “sono un ulteriore elemento di criticità in un quadro già fortemente deficitario, per le potenziali difficoltà di governo che si potrebbero ingenerare dal passo indietro degli attuali vertici aziendali innestandosi su una situazione già di per sé estremamente complicata” aggiunge De Gregorio.
Filt Cgil Modena esprime pertanto la sua profonda preoccupazione e auspica una presa d’atto proattiva da parte dei soci pubblici dell’azienda di Trasporto pubblico per determinare al più presto le condizioni per decidere le nuove nomine in tempi celeri, dando garanzia e certezza di continuità ai lavoratori e alla cittadinanza tutta.