Tre milioni di euro per 6 progetti nella Romagna alluvionata. Sono i fondi raccolti grazie al concerto “Italia Loves Romagna”, tenutosi all’Arena di Campovolo lo scorso 24 giugno per sostenere la ricostruzione di luoghi simbolo dell’arte e della cultura nei territori colpiti dall’alluvione.

La cerimonia di consegna del ricavato dello spettacolo si è svolta oggi a Roma, al Ministero della Cultura.
La somma è stata così ripartita: 800mila euro a Cesena per la Biblioteca Malatestiana; 800mila euro a Faenza (Ra) per la Scuola di Musica “Giuseppe Sarti”; 800mila euro a Forlì per l’Archivio Comunale; 200mila euro a Dovadola (Fc) per la Rocca dei Conti Guidi di Dovadola; 200mila euro a Tredozio (Fc) per la Biblioteca Comunale; 200mila euro a Solarolo (Ra) per l’Oratorio dell’Annunziata.

“Siamo molto vicini alla Romagna e questa iniziativa è un importante tassello di una serie di impegni- ha detto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano-. Il Governo, su mia proposta, ha deciso di destinare un euro per ogni ingresso ai musei italiani a questo territorio, tra tre mesi avremo un gruzzoletto sostanzioso che metteremo a disposizione del recupero e della tutela del patrimonio artistico-culturale della Romagna. C’è di più: con il commissario Francesco Paolo Figliuolo stiamo dialogando su come spendere con efficacia un avanzo sulla linea dell’architettura rurale del PNRR da utilizzare per la ricostruzione di casali e fabbricati di tipo rustico danneggiati dall’alluvione”.

“Desidero ringraziare tutti per i fondi raccolti in occasione di quello straordinario evento di solidarietà che è stato ‘Italia Loves Romagna’, testimonianza concreta della generosità degli italiani nei confronti del dramma che ha colpito la nostra Regione- ha sottolineato il presidente Stefano Bonaccini nel corso della conferenza stampa-. Rinnovo il mio grazie al ministro Sangiuliano e al sottosegretario Mazzi per la collaborazione, a tutti gli artisti che hanno reso possibile il concerto, e soprattutto a chi ha donato: con i soldi raccolti finanzieremo sei progetti legati ad altrettanti beni culturali colpiti dell’alluvione. Vogliamo ripartire presto e bene e farlo anche da un settore fondamentale come la cultura e il patrimonio storico-artistico”.

Per il sottosegretario Gianmarco Mazzi “questa è un’iniziativa inedita: non ricordo nel passato che un ministero si sia mai fatto promotore di un grande evento di spettacolo e di solidarietà. Gli artisti, che hanno partecipato a titolo gratuito e che ringrazio, sono un’anima della cultura popolare e hanno una caratteristica: appartengono a un mondo che, a parte la pausa del periodo della pandemia, non riceve e non chiede finanziamenti pubblici, però è il primo che risponde quando gli si rivolge un appello. Abbiamo raccolto tre milioni di euro e abbiamo fatto lavorare anche molte persone: il risultato ci inorgoglisce. Credo che sia un’esperienza da ripetere”.

La Rai ha seguito l’evento in diretta su Rai1 e Radio2 e, in contemporanea con il concerto, la Direzione Contenuti Digitali e Transmediali ha realizzato una diretta, dal titolo “Italia Loves Romagna – Il Backstage”, visibile in streaming sulla piattaforma RaiPlay: un racconto da dietro le quinte dell’evento, condotto da Andrea Delogu. Un modo per sostenere ulteriormente la raccolta fondi. Anche l’Antoniano di Bologna è stato partner tecnico della raccolta fondi in favore dell’Associazione “Italia Loves Romagna”.

Sul palco si sono esibiti Blanco, Andrea Bocelli, Elisa, Elodie, Emma, Giorgia, Irama + Rkomi, Luciano Ligabue, Madame, Fiorella Mannoia, Gianni Morandi, Negramaro, Laura Pausini, Max Pezzali, Salmo, Tananai, Zucchero. E, ancora, vi è stata la partecipazione straordinaria di Amadeus, Alessia Marcuzzi, Giorgio Panariello e Francesca Fagnani.

Il concerto “Italia Loves Romagna” ha visto anche la presenza di una super band di 10 elementi e dell’Orchestra Sinfonica Nazionale dei Conservatori italiani formata da 63 giovani musicisti che, per questa occasione, provenivano prevalentemente dalla Romagna e dall’Emilia. La direzione musicale dell’evento è stata curata da Leonardo De Amicis e Carlo Di Francesco.

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