Essere cittadini d’Europa significa anche condividere i valori su cui si fonda l’Unione europea e, naturalmente, le parole che li rappresentano. In occasione del FestivalFilosofia sulla Parola ne sono state scelte sette che da venerdì 15 settembre caratterizzano l’allestimento della Galleria Europa, sede del centro comunale Europe Direct Modena che promuove la mostra “Parliamo europeo. Per riconoscerci cittadini d’Europa”.

Le sette parole sono: diritti, diversità, verità, rispetto, partecipazione e coesione. Nei sette pannelli dell’allestimento ogni parola è accompagnata dallo slogan in inglese che richiama i concetti suggeriti, una breve descrizione delle politiche dell’Ue ispirate da quel tema e un QR code che rimanda alla pagina di approfondimento del sito Europe Direct da dove si può partire anche per misurarsi con giochi e quiz (www.comune.modena.it/europe-direct) che mettono alla prova la nostra conoscenza delle istituzioni europee, le attività che sviluppano, i servizi che offrono.

Obiettivo della mostra, che rimarrà allestita fino a giugno, infatti, è di aiutare a migliorare sia la conoscenza di come agisce l’Unione europea sia il modo in cui percepirla. I visitatori, per esempio, vengono invitati a riflettere sull’importanza della traduzione per affrontare le sfide del multilinguismo, sui pericoli della disinformazione che ostacola la corretta comprensione dell’azione dell’Ue, e sullo spirito solidaristico delle politiche europee che ricadono direttamente sulla vita dei cittadini. Non manca un focus sulle parole nuove dell’Unione, come Pnrr e Next Generation Eu, che rappresentano il rinnovato slancio del progetto europeo, anche in vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento che si svolgeranno nel giugno del prossimo anno.

“L’Unione europea – spiegano i promotori – rappresenta un’organizzazione complessa dal punto di vista dell’architettura istituzionale, delle relazioni tra i vari soggetti che la compongono e della ripartizione di competenze fra l’Unione e gli Stati membri. Questa complessità è favorita dal multilinguismo: lungi dall’essere un ostacolo alla comprensione, la diversità linguistica favorisce la mediazione e l’integrazione, in quanto impone ai legislatori e ai decisori politici europei di trovare parole e linguaggi che esprimano concetti il più possibile condivisi, sia dal punto di vista semantico sia da quello simbolico. A ostacolarne la comprensione – aggiungono gli organizzatori – sono piuttosto le distorsioni provocatorie del lessico europeo a fini propagandistici, che giungono perfino al punto di fuorviare l’opinione pubblica fornendo un’immagine dell’Unione europea falsata e, a tratti, oltraggiosa”.

Nei tre giorni del FestivalFilosofia la mostra è aperta venerdì 15 settembre dalle 9 alle 18, sabato dalle 9 alle 19, domenica dalle 9 alle 17. In seguito, si potrà visitare nei momenti di apertura del centro Europe Direct in Galleria Europa: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13, al martedì e al giovedì anche dalle 14 alle 18.

I QUIZ PER MISURARCI COME CITTADINI EUROPEI

Quanti sono gli stati membri? Cosa rappresentano le 12 stelle dorate della bandiera? Qual era la sigla dell’organizzazione nel 1957? E poi gli esercizi sui “falsi amici” che si possono incontrare nelle traduzioni, quando l’assonanza con una parola italiana può sviare dal significato autentico dal termine straniero (“embarazo” in spagnolo, per esempio, significa gravidanza non imbarazzo), oppure l’approfondimento sui falsi miti spesso associati all’Unione europea: l’eccesso di burocrazia, i costi troppo alti, l’indifferenza verso i giovani.

Sono solo alcuni esempi dei quiz e dei giochi che accompagnano la mostra “Parliamo europeo. Per riconoscerci cittadini d’Europa” aperta da venerdì 15 settembre, in occasione del Festivalfilosofia, ma che sono già disponibili online sulle pagine del centro Europe Direct Modena: www.comune.modena.it/europe-direct.

Tra un “trova la parola” e un “memory” a tema europeo, ai giovani viene proposto anche un test sulle opportunità di mobilità per studiare, lavorare o fare volontariato all’estero: da Erasmus + all’European Solidarity Corp.

Non mancano nemmeno le infografiche per illustrare le politiche di coesione e un utile riepilogo delle buone pratiche per combattere il cosiddetto “hate speech” on line, le parole d’odio che spesso caratterizzano sui Social molte discussioni sui temi europei.

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