Una due giorni dedicata alle “Nuove prospettive nella disabilità intellettiva” è l’appuntamento promosso dalla Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia insieme a Charitas ASP e alla Associazione Controvento – Idee di vita di Modena che sarà caratterizzato da un pre-convegno, un convegno ed un’apericena Bio.
Si parte con il pre-convegno un momento nel quale sarà presentato e discusso, venerdì 15 settembre alle ore 10.30 nell’Aula Magna di Palazzo Baroni (viale Timavo, 93) a Reggio Emilia, il libro “Understanding Intellectual Disability. A Guide for Professionals and Parents” di Margherita Orsolini e Ciro Ruggerini (Eds.), Londra, Routledge, 2022.
La presentazione del libro sarà seguita da una tavola rotonda, coordinata dalla prof.ssa Elisabetta Genovese, Delegata Unimore alla Disabilità, dedicata al tema “La condizione della disabilità intellettiva tra le culture etica, pedagogica, psicologica e medica” alla quale parteciperanno gli autori, Margherita Orsolini, Ciro Ruggerini, e Paola Damiani, Gian Maria Galeazzi, Giuliano Stenico, Gabriela Gildoni, Lucia Longo.
Il pomeriggio di venerdì 15 alle ore 14.00 e sabato 16 settembre sempre nell’Aula Magna di Palazzo Baroni (viale Timavo, 93) a Reggio Emilia, si terrà il convegno dal titolo “Nuove prospettive nella disabilità intellettiva: la prassi migliore è una buona teoria” e vedrà gli esperti del settore susseguirsi nell’approfondire i temi legati alla disabilità intellettiva organizzati in tre sessioni.
Nella prima sessione dal titolo “Concettualizzazioni emergenti” si descriveranno le vistose novità concettuali che informano la promozione dello sviluppo rivolta alle persone con disabilità intellettiva. Queste novità appartengono al campo della neurobiologia (teoria connettomica), della classificazione nosografica (sistema RDoC), della psicologia dell’attaccamento (origine della funzione riflessiva), della neuropsicologia (rapporto tra attenzione e apprendimento) e, infine, della concettualizzazione di ciò che si definisce atto intelligente.
Nella seconda sessione, “Pratiche di promozione dello sviluppo e dell’apprendimento”, si illustreranno i programmi di facilitazione dello sviluppo derivati o coerenti con queste impostazioni concettuali. Ciò che unifica le diverse pratiche è l’obiettivo di rendere possibile una evoluzione del sé (personificazione) nel contesto di relazioni significative e autentiche.
Nella terza sessione, “Accendere le risorse della Comunità per luoghi di partecipazione alla vita di adolescenti e adulti con sviluppo atipico”, si descriveranno le prassi in cui le risorse già presenti nella comunità si attivano nella realizzazione di contesti inclusivi.
Al termine della prima giornata, si terrà una Apericena Bio, nella Sala di Palazzo Baroni alle ore 20.00 curata da Progetto Crescere, nella quale si illustrerà un progetto di psichiatria nutrizionista rivolta alle persone con disabilità intellettiva severa.
L’evento dal titolo “La prospettiva nutrizionista nei disturbi del neurosviluppo nell’arco della vita: presupposti, evidenze e progetti” sarà introdotto dalla prof.ssa Elisabetta Genovese e Ciro Ruggerini e vedrà intervenire Franco Caroli della Associazione Controvento di Modena.
“Lo sviluppo delle persone con disabilità intellettiva – afferma Ciro Ruggerini – è strettamente dipendente dalle concezioni della Comunità. Le conoscenze scientifiche e le concezioni etiche che informano, oggi, le Comunità suggeriscono che lo sviluppo, l’aumento delle capacità di adattamento e di una condizione di benessere, è possibile nell’arco intero dell’esistenza anche per le persone con disabilità intellettiva. Ciò richiede una Comunità competente, che conosce e utilizza le conoscenze scientifiche e una politica solidale. La novità straordinaria del nostro tempo è la scoperta che una società che sa includere offre enormi opportunità a tutte le persone, compresa la parte minoritaria formata da quelle con disabilità. Le persone con “sviluppo tipico” hanno bisogno, per completarsi nella loro umanità, di prendersi cura delle persone “fragili”. Le persone “fragili” sono i veri “Professori di Umanità”.
“L’Università ha un ruolo formidabile nella formazione delle Comunità, infatti dissemina la Cultura che determina le strutture della Comunità e la qualità delle relazioni interpersonali – afferma la Delegata alla Disabilità prof.ssa Elisabetta Genovese. Nella disseminazione della cultura Unimore realizza la sua Terza Missione, che si giustappone alle Missioni della Formazione e della Ricerca. In questo Convegno sulla disabilità intellettiva è evidente il ruolo accademico nella elaborazione di una cultura scientifica che, posta al servizio di un principio etico, diventa attivatrice delle risorse delle Comunità”
Per partecipare al convegno, patrocinato dal Comune di Reggio Emilia, dalla Università La Sapienza di Roma, dall’Istituto Toniolo di Modena e dalla Associazione Museo di Storia della Psichiatria di Reggio Emilia, è necessaria l’iscrizione, gratuita, on line sul sito www.meetandwork.it accedendo a “Calendario eventi/Residenziali”. Sono ammessi massimo 100 persone. Saranno riconosciuti 12 CFU alle categorie: Logopedista; Psicologo (Psicoterapia, Psicologia); Medico Chirurgo (Medicina Fisica e Riabilitazione); Neurologia; Neuropsichiatria infantile; Pediatria; Psichiatria; Medicina generale (medici di famiglia); Pediatria (pediatri di libera scelta); Psicoterapia; Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva; Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica; Terapista Occupazionale.
Per informazioni: Servizio Accoglienza Studenti Disabili e con DSA, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, tel 059.2058312, email:dsa.re@unimore.it