“A pochi giorni dall’inizio della scuola i genitori sono preoccupati per la quantità e la qualità del cibo che viene offerto ai nostri bambini che frequentano nidi, materne ed elementari”: a rilanciare i timori delle famiglie sassolesi sono Mimma Savigni e Serena Lenzotti, rispettivamente capogruppo e consigliera del Partito Democratico di Sassuolo.

“I genitori – proseguono le due esponenti DEM – hanno contattato il Comune, protestando  perché il nuovo servizio mensa evidenzia forti criticità: non solo le scarse quantità di cibo e l’insufficiente numero delle porzioni, ma anche la qualità molto carente: frutta e verdura talvolta marce, pasta cruda, sapori sgradevoli, pane vecchio o surgelato.

Anche l’igiene è scarsa: sono stati trovati nei piatti  capelli (in diverse scuole con le quali ci siamo confrontati), ma anche ciglia e fili colorati, – rinvenuti da più bambini e in più giorni -, addirittura glitter nei pasti per celiaci” – aggiungono dal Partito Democratico di Sassuolo.

“Spendere meno a danno della qualità del cibo dei nostri bambini rappresenta un valore per l’Amministrazione comunale?

Sono stati effettuati fin dai primi giorni i necessari controlli sul cibo?

Dai risultati pare purtroppo che, ai nuovi aggiudicatari, siano state lasciata mano libera.

Basta digitare su Google ‘Dussman’ per capire che il servizio mensa offerto da questa società occupa le pagine dei giornali nazionali per la poca qualità e la scarsità delle porzioni” – aggiungono Savigni e Lenzotti.

“Nel prossimo Consiglio comunale chiederemo alla Giunta Menani di far chiarezza sulla questione: dopo il rimpasto di giunta che ha coinvolto proprio l’assessore all’istruzione durante il periodo Covid, dopo il caos nella partenza del nuovo approccio dei trasporti, non ci aspettavamo sicuramente un’altra problematica, così  impattante per le famiglie, su questo assessorato”.

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