Dance Well, metodologia introdotta nel 2013 a Bassano del Grappa e promossa da Csc – Centro per la Scena contemporanea, è un approccio volto a creare attraverso la danza un ‘ambiente’ personale, emozionale e percettivo, dialogante tra cultura e fragilità.
La pratica artistica consiste in un percorso di danza rivolto a tutti e con particolare riguardo a persone con Parkinson, che si tiene esclusivamente in luoghi d’arte e bellezza.
L’ambiente culturale, infatti, è utilizzato in Dance Well per ispirare i partecipanti a muovere istintivamente il corpo, prendendo consapevolezza dei propri muscoli, del proprio respiro e del proprio ritmo vitale, riuscendo così a stare in una dinamica di maggior equilibrio e agio in particolare con la malattia.
Il metodo Dance Well è stato sperimentato in diversi contesti italiani ed è accreditato a livello scientifico, anche dall’Organizzazione mondiale della Sanità, per gli impatti benefici riscontrati rispetto al benessere dei partecipanti e al trattamento sintomatico della malattia.
In questa ottica, la metodologia si inserisce come esperienza in continuità con le pratiche di welfare culturale che il Comune di Reggio Emilia, Farmacie comunali riunite (Fcr) e Fondazione Palazzo Magnani, insieme alle altre istituzioni artistiche e culturali della città, stanno promuovendo e diffondendo per sensibilizzare alla cultura della fragilità, sperimentare nuovi approcci in grado di coinvolgere attivamente le risorse cittadine e incrementare il benessere attraverso pratiche socio-educative e artistiche.
A Reggio Emilia saranno perciò gli spazi di Fondazione Palazzo Magnani a ospitare il progetto – iscrizione obbligatoria, partecipazione gratuita, inizio degli incontri il 18 ottobre – promosso da Farmacie comunali riunite e Reggio Emilia città senza Barriere in collaborazione con la Fondazione nazionale della Danza/Aterballetto e Ausl–Irccs di Reggio Emilia, in particolare con le strutture operative complesse di Neurologia, del Dipartimento Neuromotorio e riabilitativo e di Medicina fisica riabilitativa e territoriale. L’esperienza vede il coinvolgimento del Gruppo Parkinson di Reggio Emilia.
HANNO DETTO – “L’approccio di Dance Well ci è parso da subito in piena sintonia con quello di Città senza Barriere e con il nostro manifesto ‘B-Diritto alla Bellezza’, si pone infatti come una brillante sintesi attuativa delle nostre idee e azioni progettuali”, ha detto l’assessora a Cultura e Reggio Emilia città senza Barriere, Annalisa Rabitti.
“Potremo toccare con mano, anche nella nostra città – ha aggiunto l’assessora – gli esiti dell’incontro di bellezza e cultura con le fragilità, quelle delle persone con Parkinson, che sempre più spesso rivela i primi sintomi anche in giovane età, ma non solo: la proposta infatti è rivolta a tutti, al fine di formare gruppi di partecipanti eterogenei, accrescendo la possibilità di scambio, relazione, contaminazione virtuosa di condizioni di vita ed esperienze. In casi in cui il progetto Dance Well è stato realizzato, si è assistito fra l’altro a una riduzione della sintomatologia e ad un accrescimento del benessere di tutti.
“Il coinvolgimento delle diverse istituzioni e fondazioni culturali della città – ha concluso Rebitti – è un ‘classico’ di Città senza Barriere e il contesto spaziale di Palazzo Magnani sarà un’ulteriore opportunità di offrire bellezza ai partecipanti, elemento indispensabile per la riuscita di questa proposta”.
Rosa Di Lecce, che si occupa di didattica e formazione nello staff della Fondazione Palazzo Magnani, ha evidenziato come “Palazzo Magnani si ponga anche in questa occasione quale piattaforma aperta alla città, contribuendo alla messa in gioco di diverse competenze umane e professionali, per favorire questo nuovo incontro fra arte, fragilità e bellezza. Un incontro importante e affascinante, dal quale sono attese esperienze significative per tanti”.
“Dance Well appartiene a quelle sperimentazioni tipiche di Reggio Emilia città senza Barriere, progetto attivo nell’individuare e valorizzare esperienze nate anche in altre realtà, in questo caso Bassano del Grappa – ha detto Leonardo Morsiani, responsabile area Servizi alla persona di Fcr – Nella nostra città, Dance Well si avvale del contributo ampio di attori del sociale e della cultura, con l’obiettivo, per noi fondamentale, di far incontrare bellezza, fragilità e benessere”.
“Il nostro non è un metodo, ma un approccio con alcune linee guida, trasmesso da insegnanti con una preparazione sia scientifica, sia artistica – ha spiegato Roberto Casarotto di Dance Well – Per partecipare, serve liberarsi dalle nostre abituali convinzioni: faccio giusto o sbagliato, faccio bene o male? No, questo non c’entra. Dance Well non è un ‘modo’ di fare bene o male, è un approccio aperto a tutti in cui si segue la propria immaginazione, che diventa creatività nel fare e genera relazioni fra le persone partecipanti. Fondamentale è che questo avvenga in luoghi belli, socialmente accoglienti e il contributo dell’arte è quindi molto importante. La costruzione di relazioni è a sua volta molto importante, dato che il Parkinson tende a isolare, a far perdere motivazioni. Da qui la validità di una partecipazione molteplice”, in gruppi che possono arrivare anche a una settantina di persone.
“Abbiamo apprezzato già da adesso – ha concluso Casarotto – un partenariato molto ampio, qualificato e motivato per la nostra iniziativa a Reggio Emilia, da cui trarremo molto di positivo”.
Elena Grappi, insegnante, ha concluso l’incontro di presentazione con i media dando un breve esempio di Dance Well.
COME ISCRIVERSI E PARTECIPARE – Il percorso a Reggio Emilia sarà guidato da Giorgia Lolli, danzatrice, coreografa e insegnante del metodo Dance Well, e della compagnia reggiana di danza contemporanea Mm Contemporary Dance Company diretta da Michele Merola.
Il progetto prenderà avvio il 18 ottobre 2023 e terminerà a fine giugno 2024. Si svolgerà settimanalmente, il mercoledì dalle 10,30 alle 11,30.
Per iscriversi è necessario inviare una mail a: deboragalloni.mmcdc@gmail.com (fino ad esaurimento posti).
L’attività è gratuita per i partecipanti.