De Minico, Albano, Ferrari, Sandri, Broccoli, Giuggioli, Muzzarelli, Conti, Piccoli, Mècheri, Vagnini, Ceccarelli

L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena partecipa Smart Life con un incontro dal titolo Generare Cambiamento Partecipato in Sanità che si tiene sabato 30 settembre 2023 dalle 14,30 alle 17,00 presso il Teatro della Fondazione San Carlo.

Scopo dell’iniziativa – che è ad accesso libero – è approfondire il tema di Smart Life 2023 “Generazioni” in ambito sanitario. I tre settori su cui si concentrerà l’evento sono: la presa in carico del paziente e del caregiver con patologie croniche reumatologiche, il rapporto con i cittadini e i caregiver al Pronto Soccorso, la formazione e la trasmissione di competenze in Chirurgia robotica. Si tratta di tre ambiti solo apparentemente molto diversi tra loro che sono accomunati dal fatto di poter progredire grazie alla nostra capacità di fare rete e comunità tramite il fondamentale coinvolgimento del volontariato. I tre panel dureranno circa 40 minuti ciascuno.

Innovazione e qualità sono componenti fondamentali della sanità pubblica che è giustamente protagonista del festival dedicato alla cultura digitale” ha sottolineato il sindaco di Modena e presidente del Conferenza Territoriale Socio – Sanitaria Gian Carlo Muzzarelli.

A Modena, infatti, si sta innovando la sanità a partire dall’accesso al sistema sanitario – ha aggiunto l’assessora alla Città Smart Ludovica Carla Ferrarie, pur se può apparire paradossale, al crescere dell’impiego di tecnologie come robotica ed intelligenza artificiale diminuisce la distanza fra medico e paziente. Siamo profondamente grati per l’organizzazione nell’ambito del festival di questo evento: chi si immagina semplice divulgazione resterà sorpreso perché le professioniste e i professionisti coinvolti sanno trasmettere, con passione e competenza, i concetti chiave della prevenzione, della presa in carico e della cura”.

Abbiamo deciso di partecipare ancora una volta a Smart Life – commenta il Direttore generale Claudio Vagniniperché siamo convinti di dover cogliere ogni possibilità che ci viene offerta per uscire dagli ambienti sanitari e raccontarci a un pubblico ampio. È necessario conoscere il mondo esterno e farci conoscere. Nello specifico abbiamo deciso di declinare il tema dell’edizione 2023 concentrandoci su alcuni argomenti che sono di grande attualità e interesse. Per questo motivo abbiamo voluto affrontare il tema dell’alleanza tra volontari e sanitari per un utilizzo migliore del Pronto Soccorso e la rete tra clinici e volontari per la gestione dei pazienti con malattie croniche reumatologiche. Modena è un centro di riferimento per diverse patologie come la Sclerosi sistemica e l’artrite reumatoide e questa capacità diagnostica e terapeutica ci impegna fortemente sul fronte della presa in carico. Infine, abbiamo voluto affrontare il tema della chirurgia robotica soprattutto dal punto di vista della formazione dei chirurghi. Modena è un centro di grande importanza per la chirurgia robotica che è utilizzata in diverse discipline grazie anche alla disponibilità di stazioni chirurgiche robotiche, una al Policlinico, una all’Ospedale Civile. Dietro questo expertise c’è un grande lavoro di condivisione tra equipe e di trasmissione delle competenze che è importante far conoscere, anche per invitare i giovani medici a venire a formarsi nelle nostre strutture”

Pronto Soccorso: Alleanza tra cittadini, caregiver e sanitari

Il primo intervento sarà moderato dal dottor Lorenzo Broccoli, Direttore Amministrativo dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena e si concentrerà sulla collaborazione tra il Comitato Consultivo Misto dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, il personale sanitario e il personale amministrativo per nuove capacità d’azione e partecipazione, migliorando l’ambiente e responsabilizzando sia le persone che i contesti. Il primo intervento e vede coinvolti il Direttore del Dipartimento Interaziendale di Emergenza-Urgenza dottor Geminiano Bandiera, il Direttore del Pronto Soccorso del Policlinico, dottor Giuseppe Pezzuto, il Presidente del Comitato Consultivo Misto dell’AOU di Modena, dottor Domenico Albano.

Verrà presentato il progetto “Spezza l’attesa” all’interno dei Pronto Soccorso con la collaborazione dei volontari del Comitato Consultivo Misto che nella fascia oraria 11-20 aiutano i pazienti in attesa e loro caregiver fornendo informazioni e supporto relazionale. Soprattutto, i volontari, svolgono un lavoro di raccordo tra il paziente all’interno del PS e il famigliare in attesa, aggiornandolo sul percorso che sta seguendo e sull’evoluzione delle condizioni, per tranquillizzare entrambi. Inoltre, saranno presentati i contenuti multimediali prodotti dal Servizio Comunicazione dell’AOU di Modena per il Dipartimento Interaziendale di Emergenza e Urgenza che nelle prossime settimane verranno condivisi sui monitor dei Pronto Soccorso della provincia e che forniranno informazioni alle persone in attesa. Anche questi contenuti hanno lo scopo di “far comprendere” i Pronto Soccorso attraverso lo strumento multimediale che consente di aiutare le persone in attesa a orientarsi in un ambiente poco conosciuto, dove si viene spesso proiettati all’improvviso.

La chiave di lettura di questo contributo – ha spiegato il moderatore dottor Lorenzo Broccoli, Direttore Amministrativo dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena – è quella di valorizzare una collaborazione sempre più stretta, qualificata tra sanitari e volontariato, con lo scopo di creare un ponte tra cittadini e sanitari. I Pronto Soccorso forniscono un servizio di altissima qualità e sono la porta di accesso dei nostri ospedali, un biglietto da visita importante per la Sanità Pubblica. Per questo motivo, grazie alla collaborazione del volontariato e all’ausilio dei filmati vogliamo costruire un ponte tra i sanitari e i cittadini. Per noi è fondamentale che pazienti e caregiver vengano accompagnati durante la loro permanenza al Pronto Soccorso in modo che non si sentano spaesati e, soprattutto, comprendano come l’attesa al Pronto Soccorso è piuttosto una presa in carico del paziente che dopo il triage viene monitorato e gestito da personale qualificato e formato.”

Umanizzazione delle cure e presa in carico del paziente con patologie croniche reumatologiche

Il secondo intervento si occuperà delle patologie croniche reumatologiche e vedrà la partecipazione portando l’esperienza della Reumatologia del Policlinico di Modena e dell’Associazione Malati Reumatici Emilia-Romagna. Saranno presenti la prof.ssa Dilia Giuggioli, Direttore Reumatologia, la dott.ssa Gilda Sandri, Dirigente Medico Reumatologia, la dott.ssa Antonella De Minico, Giornalista e Comunicatrice Associazione Malati Reumatici Emilia – Romagna (AMRER) e il dott. Daniele Conti, Direttore Associazione Malati Reumatici Emilia – Romagna (AMRER).

La nostra collaborazione con la Reumatologia del Policlinico di Modena e più in generale con la rete reumatologica provinciale è di lunga data – ha ricordato il dottor Daniele Conti, Direttore AMRER – ed è stata sempre molto proficua. I pazienti reumatologici sono di solito cronici e le patologie reumatologiche sono molte volte rare e sistemiche. Per questo motivo necessitano di una presa in carico di lungo periodo che in caso di pazienti che vengono da fuori città e fuori regione è spesso complessa. Inoltre, per molte di queste patologie è necessario lavorare per combattere garantire una qualità di vita accettabile al paziente. Siamo quindi impegnati, in rapporto costante con i clinici, in diverse attività di sensibilizzazione e formazione di pazienti e caregiver anche tramite gli strumenti digitali, come social, forum e podcast”.  

Nello specifico, l’incontro vedrà una conversazione tra clinici e AMRER tramite anche la discussione su una serie di interviste – realizzate da AMRER e verranno proiettate durante l’incontro – realizzate ai pazienti sul loro rapporto con i clinici più in generale con le istituzioni sanitarie e sulla modalità in cui si sono informati sulla loro patologia.

Chirurgia robotica: live surgery come strumento di formazione e apprendimento costante

Il terzo intervento si occuperà della live surgery come strumento di formazione e apprendimento costante con un particolare focus sulla Chirurgia Robotica che in Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena può contare su due piattaforme robotiche, una all’Ospedale Civile, una al Policlinico, e su un approccio multidisciplinare consolidato. La discussione vedrà come protagonisti la dottoressa Micaela Piccoli, Direttore della Chirurgia Generale, d’Urgenza e Nuove Tecnologie dell’Ospedale Civile e Direttore della Scuola di Chirurgia Mini-invasiva della Società Italiana di Chirurgia, il dottor Pier Luca Ceccarelli, Direttore della Chirurgia Pediatrica del Policlinico, il dottor Carlo Alboni, chirurgo ginecologo del Policlinico e Responsabile dell’Ambulatorio endometriosi e dolore pelvico cronico della Clinica Ginecologica del Policlinico.

La chirurgia oggi necessita di una continua formazione – ha ricordato la dottoressa Micaela Piccoli, Direttore della Chirurgia Generale, d’Urgenza e Nuove Tecnologie dell’Ospedale Civile – la nostra professione è bellissima anche perché ti porta a essere sempre aggiornato sulle nuove tecnologie. Grazie a questo approccio, oggi possiamo operare pazienti e patologie che prima non potevano contare su un approccio chirurgico. Nell’ambito dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria abbiamo una forte collaborazione multidisciplinare che consente di proporre ai nostri pazienti soluzioni terapeutiche sempre meno invasive e più efficaci. Il nostro robot chirurgico consente, grazie a una doppia consolle, di fare formazione durante l’intervento e questo ci pone come centro di formazione di grande importanza nel panorama nazionale e internazionale.

Grazie anche all’ausilio di immagini video l’intervento parlerà di diversi argomenti: l’attività robotica e formativa della Chirurgia Generale; l’attività chirurgica della Chirurgia Pediatrica che utilizza tutte le tecniche mini-invasive (laparoscopia, toracoscopia, endourlogia e chirurgia robotica) per eseguire un’ampia gamma di interventi nel paziente dell’età pediatrica; la robotica nella terapia dell’endometriosi profonda e multi-viscerale di cui il Policlinico è centro di riferimento regionale.

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