Dal nuovo Ospedale ai Punti di Infermieristica di comunità, dalla Centrale Operativa Territoriale al futuro CAU: sono alcuni dei numerosi temi di cui si è parlato all’incontro tra la Direzione dell’Azienda USL di Modena e il Comune di Carpi che si è svolto nel pomeriggio di ieri nella Città dei Pio. Il Sindaco di Carpi Alberto Bellelli e l’Assessora alla Politiche sociali e sanitarie Tamara Calzolari hanno accolto in Municipio la Direttrice Generale Ausl Anna Maria Petrini, la Direttrice Sanitaria Romana Bacchi, la Direttrice del Distretto di Carpi Stefania Ascari  e la dottoressa Giulia Ciancia della Direzione sanitaria dell’Ospedale Ramazzini per fare il punto della situazione sulle numerose progettualità che stanno avanzando in termini di strutture, servizi e percorsi per l’assistenza sanitaria sul territorio, grazie a finanziamenti PNRR, statali, regionali e aziendali.

Tra gli investimenti più consistenti in termini economici, e non solo, c’è il nuovo Ospedale di Carpi, in fase di progettazione: già richiesto l’accesso al finanziamento statale, per un quadro economico complessivo di 126 milioni, di cui 57 da fondi statali e regionali e 69 di partenariato pubblico privato, a cui si aggiungeranno altri 14 milioni per gli arredi e le attrezzature biomediche e informatiche. La struttura sostituirà l’attuale Ramazzini, occupando una superficie totale di 47.050 mq su un lotto di 142.500 mq indicato dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria.

Mentre si guarda al futuro, si pensa anche al presente, con l’appalto – in corso di affidamento – per dotare il Ramazzini di quattro posti letto di terapia semintensiva, e l’ampliamento del Pronto Soccorso, i cui lavori – avviati da oltre un mese – porteranno alla realizzazione di una struttura di circa 900 mq attigua al PS esistente, con nuovi ambulatori, spazi sanitari e strumentazioni radiologiche per l’approfondimento diagnostico, al servizio del sistema di emergenza-urgenza.

Non solo muri, ma anche e soprattutto nuovi servizi e percorsi, come quello che si sta definendo in questi mesi e che porterà alla nascita dei CAU (Centro assistenza e urgenza) in ogni Distretto della provincia e dunque anche a Carpi. Elemento importante della riorganizzazione dell’emergenza-urgenza, il CAU si occuperà dei casi a bassa intensità, andando a ridurre la pressione sul Pronto Soccorso.

Si è parlato anche di nuove professionalità, come l’Infermiere di Comunità, una figura prevista dal DM77 che si occupa della presa in carico di pazienti fragili, con cronicità, in strettissima collaborazione con gli specialisti e soprattutto il medico di medicina generale, che è e resta il responsabile della cura. Un servizio di grande utilità, soprattutto per un territorio con un’elevata percentuale di bisogni complessi, legati a fragilità e cronicità, che stanno aumentando a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. I Punti di Infermieristica di comunità sul Distretto carpigiano sono quattro (due a Carpi, nelle frazioni di Cortile e Migliarina, uno a Soliera e uno a Campogalliano), a cui presto se ne aggiungerà un quinto presso la Casa della Comunità di via Peruzzi.

Proprio con un breve sopralluogo al cantiere della Casa della Comunità, la cui attivazione è prevista a inizio 2024, si è concluso l’incontro tra la Direzione Ausl e il Comune di Carpi: l’investimento da quasi 4 milioni di euro, interamente coperto da fondi aziendali, rappresenta uno dei progetti più importanti per quanto riguarda l’assistenza territoriale sul Distretto carpigiano. Oggetto di un percorso partecipato che ha visto il coinvolgimento del tessuto sociale della città, dalle associazioni del terzo settore ai giovani studenti, la Casa della Comunità rappresenterà l’hub distrettuale, in un sistema a rete che vedrà la presenza di tre Case della Comunità spoke, a Novi-Rovereto (già esistente), Soliera e Campogalliano (in progettazione). Nella Casa della Comunità di Carpi troveranno spazio diversi servizi, improntati a un’ottica di presa in carico integrata, dalla gestione assistenziale sul territorio alla prevenzione e alla promozione della salute e di sani stili di vita, passando per la collaborazione con il mondo del sociale e del volontariato: al primo piano saranno presenti ambulatori di una medicina di gruppo, e il Consultorio famigliare, con lo Spazio Giovani, che potrà rappresentare un punto di riferimento importante per i ragazzi grazie alla vicinanza delle scuole superiori. Al piano terra saranno invece collocati i servizi che daranno risposta ai bisogni socio-sanitari del territorio, in maniera sempre più integrata: è qui infatti che sarà trasferita la Centrale Operativa Territoriale (COT), già oggi in funzione temporaneamente presso l’Ospedale Ramazzini, con a fianco lo Sportello Sociale in collaborazione con il Comune di Carpi, così come sarà presente un Punto di Infermieristica di Comunità e la sede del SADI, il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata.

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