Una donazione di 10.000 è il risultato della vendita di oltre 450 copie di “GNAKER 37 anni di sport, ricordi, e solidarietà”, il volume che racconta la storia di un torneo diventato leggendario per i reggiani.
La somma è stata devoluta in parte alla Struttura di Medicina oncologica del CORE, in parte al GRADE.
L’intento benefico era stato dichiarato dal Comitato Organizzatore dei Tornei GNAKER già il 6 maggio scorso, data di presentazione della pubblicazione, a conferma della mission che sin dall’inizio ha contrassegnato questa competizione sportiva nata 37 anni fa all’insegna dell’aggregazione e del divertimento: appuntamento estivo irrinunciabile, con una cornice di pubblico straordinaria, e da sempre orientato a sostenere la sanità locale.
Per il Comitato Organizzatore erano presenti: Umberto Messori, in rappresentanza anche del Basket Jolly, Mauro Bondavalli e la Signora Maria Rosa, moglie dello scomparso Egidio Reggiani che nel gennaio scorso era stato l’ideatore dell’iniziativa.
Bondavalli ha personalmente consegnato il facsimile di assegno ai responsabili delle strutture beneficiate, rispettivamente Francesco Merli per il Grade e Marco D’Incà per la Medicina Oncologica, i quali hanno spiegato i progetti che saranno realizzati anche grazie a questo contributo. Erano presenti Giorgio Mazzi, Direttore del Presidio ospedaliero provinciale e Marco Massari, Direttore della Malattie Infettive, insieme a tanti organizzatori, sostenitori e protagonisti a vario titolo delle varie edizioni del Gnaker
Nell’occasione è stato dedicato un ricordo commosso agli amici Reggiani e Zampolini, recentemente scomparsi, oltre a Riccò e Casoli ed altri che non ci sono più e che, ha spiegato Bondavalli, sarebbero stati certamente orgogliosi dei risultati raggiunti.
Bondavalli ha ringraziato, inoltre, le centinaia di affezionati partecipanti, giocatori o solo spettatori che in questi lunghi anni hanno dato fiducia e condiviso obiettivi comuni, insieme agli sponsor grandi e piccoli. Una citazione speciale è stata dedicata a PM Interni e a tutti coloro che hanno collaborato a titolo gratuito realizzazione la pubblicazione celebrativa (Chiara, Vincenzo, Alessandro, Emilio, Piero e Umberto), insieme a tutti gli amici il cui ricordo rimane tuttora vivo.