In occasione della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, venerdì 20 ottobre alle ore 16 presso la Sala degli Anziani di Palazzo D’Accursio, ricercatori dell’IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli e dell’Università di Bologna incontreranno la cittadinanza per parlare di osteoporosi.
Il Rizzoli è infatti uno dei centri più attivi nell’ambito della ricerca biomedica sull’osteoporosi e svolgendo un ruolo centrale sia dal punto di vista dell’assistenza che in laboratorio lavora su più fronti: prevenire la fragilità ossea, individuare terapie mediche all’avanguardia, capire la relazione tra lo sviluppo della malattia e agenti esterni, fornire più strumenti possibili ai pazienti per gestire insieme a loro questa patologia.
L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro che si manifesta in una riduzione progressiva della massa, rendendo il tessuto osseo fragile e a rischio di frattura. In Italia sono oltre 5 milioni le persone affette da questa condizione.
L’incontro di venerdì 20, aperto a chiunque sia interessato ad approfondire il tema e patrocinato dal Comune di Bologna, vedrà tra i temi illustrati dai ricercatori la relazione tra inquinamento e salute dell’osso, il ruolo della nutrizione e della nutraceutica nella prevenzione della fragilità ossea, lo studio del tessuto osseo per l’individuazione di nuove terapie, gli accorgimenti e le pratiche per prevenire cadute e fratture.
Ad aprire gli interventi l’organizzatore della giornata prof. Nicola Baldini, direttore del Laboratorio Scienze e Tecnologie Biomediche e Nanobiotecnologiche del Rizzoli e docente del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna. All’evento, che darà spazio alle domande del pubblico, partecipa FEDIOS, Federazione Italiana Osteoporosi e malattie dello Scheletro.