Torna a Modena, per la sua seconda edizione, il Learning More Festival, da venerdì 10 a domenica 12 novembre, il primo festival in Italia dedicato alla formazione, all’apprendimento e al capitale umano. Un intero fine settimana per mettersi in discussione, ascoltando e mettendo in pratica con gli oltre 120 esperti del settore, e scoprire frontiere e scenari futuri.

Il Learning More Festival nasce con l’idea di offrire una nuova opportunità: quella di un luogo in cui educatori, formatori, imprenditori e professionisti, genitori, studenti e cittadini di tutta Italia possano informarsi e scoprire metodologie emergenti, modelli di successo e tecnologie per formare e apprendere, che rispondano ai bisogni della contemporaneità. L’obiettivo del festival è stimolare la curiosità ed espandere l’agenda intorno ai temi dell’apprendimento. Prendere sul serio la continua domanda di conoscenza è cruciale nel nostro tempo, per integrare la scienza dell’apprendimento con competenze come il design, i linguaggi visuali, la comunicazione, il management, il digitale.

A rispondere alle domande del contemporaneo ci saranno i massimi esperti del settore, italiani e internazionali, che interagiranno con il pubblico attraverso i più di 70 incontri, tra cui lezioni, workshop, talks di approfondimento e learning shows. Per le famiglie e le scuole, ci saranno laboratori innovativi, contest e incontri di orientamento, per ragionare insieme sulle frontiere del digitale per la didattica, sul futuro del lavoro, sugli strumenti per la crescita personale.

Numerose le location della rassegna, per tre giorni di ragionamento diffuso in città, negli spazi di Future Education Modena e AGO – Modena Fabbriche Culturali, alla Chiesa della Fondazione Collegio San Carlo, alla Fondazione di Modena | SpazioF, al Polo dei Musei e presso l’ex Cinema Arena.

Il festival è organizzato da FEMFuture Education Modena, centro internazionale e primo hub innovativo per l’EdTech in Italia, creato da Wonderful Education e Fondazione di Modena.

FEM sviluppa modelli, contenuti e formati educativi e professionalizzanti altamente innovativi e ad elevato impatto sociale, crea startup innovative, attiva centri educativi, avanza la frontiera della ricerca applicata sul rapporto tra educazione e tecnologia. Al momento, il team multidisciplinare di FEM conta oltre 50 persone tra pedagogisti, psicologi cognitivi, designer, tecnologi, esperti di AI, matematici, linguisti, scienziati e un network di più di 150 esperti, 100 partner nazionali e internazionali e 9 programmi strategici di Ricerca & Sviluppo in ambito educativo e formativo.

Il Learning More Festival è realtà anche grazie al Comune di Modena e a Fondazione di Modena che insieme a FEM – Future Education Modena sono co-promotori.

L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Parlamento Europeo; gode inoltre del patrocinio della Commissione Europea, della Regione Emilia-Romagna e di COTEC – Fondazione per l’Innovazione. Sono Partner Istituzionali UNIMORE – Università degli Studi di Modena e di Reggio Emilia, Camera di Commercio di Modena, Confindustria Emilia Centro, ACIMAC, AMAPLAST, UCIMA, Anitec-Assinform, Edtech Italia. Numerosi gli altri Partner.

 

IL PROGRAMMA

Il folto programma di LMF si sviluppa attorno a sei palinsesti tematici. Ciascuno di essi propone un affondo sui temi della formazione, dell’apprendimento e del capitale umano da prospettive differenti, così da stimolare il dibattito.

 

Neuroscienze e apprendimento. La mente che impara. Come funziona il cervello che apprende? Come sviluppare un buon metodo di studio? Come disegnare la didattica in modo che “funzioni”? A queste e a molte altre domande si cercherà di rispondere in numerosi incontri a tema. Per approfondire i processi cognitivi, arriverà a Modena Bradley Busch, celebre psicologo da Oxford, che presenterà numerosi esperimenti neuroscientifici su come si apprende, collegandoli a consigli pratici per applicarli, a partire dal suo bestseller Science of Learning: 99 studies that every teacher needs to know (David Fulton Book). Dall’Università della Florida, invece, ci sarà Tracy Packiam Alloway, autrice del caso editoriale Think Like a Girl (Zondervan), libro in cui mostra i vantaggi e le qualità dell’utilizzare le emozioni e l’approccio femminile su basi neuroscientifiche. Dall’Italia, ci sarà Leonardo Fogassi, docente di Neuroscienze all’Università di Parma, membro del team che ha scoperto i neuroni specchio, guiderà i partecipanti a riconoscerne la rilevanza per l’apprendimento.

In diversi i talk si approfondiranno metodi e strumenti per costruire l’inclusione  nella didattica: con Dario Ianes, co-fondatore del Centro Studi Erickson, si parlerà di inclusione bio-psico sociale; Gianluca Daffi, tra i massimi esperti italiani in materia, presenterà strumenti e strategie per la gestione dei comportamenti oppositivi in aula; Luciana Ventriglia e Cristina Fabbri analizzeranno i contributi della ricerca sull’apprendimento di lettura e scrittura nella pedagogia inclusiva; Maria Assunta Zanetti, direttrice scientifica del LabTalento dell’Università di Pavia, terrà un incontro sulla plusdotazione e sulla creatività nelle scuole italiane.
L’apprendimento passa anche dalle emozioni: ce ne parleranno Isabel Gangitano, autrice del podcast “Le Basi”, e Serena Barbieri del Centro Clinico FormaMentis di Milano. Se l’apprendimento è un terreno ricco e multiforme, ecco che Stefano Calabrese, docente all’Università di Modena e Reggio Emilia, esplorerà il legame tra lettura e neuroscienze, addentrandosi nel campo emergente della medicina narrativa. Di parole e lettura parlerà anche Valentina Conti, con un talk dedicato alla bi-alfabetizzazione e alla necessità, più attuale che mai, di comprendere le differenze tra apprendimento su schermo e su carta.

 

Augmented Learning. Accrescere e potenziare l’apprendimento. L’apprendimento può avvenire non solo tramite metodi tradizionali: la creatività, l’immaginazione e la motivazione sono stimoli fondamentali per imparare. Di questo si parlerà nel palinsesto.Approfondendo, per esempio, il potere delle storie per agevolare l’apprendimento con Annamaria Testa, autrice e saggista.

La contemporaneità ci insegna, inoltre, che si impara sempre di più grazie a codici comunicativi di vario genere, tra i quali i podcast, nuova frontiera dell’edutainment, di cui parleranno Andrea De Cesco, responsabile della Chora Academy insieme a Nicola Bigi di Tiwi, autore e produttore per Sky Arte e Rossella Pivanti, Branded Podcast Producer.  Ancora sul podcasting interverranno Giovanni Savarese e Paolo Buzzone di Audio Tales per condividere la loro esperienza nell’ideazione, cura e produzione di narrazioni audio.

Per imparare, si sa, è importante divertirsi: ecco perché all’interno di questo palinsesto esperti come Luca Raina, docente e formatore di didattica ludica, approfondiranno il game-based learning. Dalle Università di Milano-Bicocca e di Foggia arriveranno rispettivamente Francesca Antonacci e Anna Dipace, per discutere frontiere ed evidenze di ricerca riguardo l’apprendimento tramite il gioco. Sul gaming e su come permetta di sviluppare competenze interverranno Stefano Cecere, game designer ed esperto di XR, Lara Oliveti, co-fondatrice di MelaZeta, e Andrea Ligabue, ludologo, autore e formatore.

Da INDIRE – Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa ci saranno Elena Mosa e Silvia Panzavolta, con un focus sul debate come strumento di innovazione didattica. Laura Branchetti, docente all’Università di Milano, e Giorgio Bolondi, professore all’Università di Bolzano, parleranno delle nuove frontiere aperte del digitale nel campo degli studi e dell’insegnamento matematico. Il tema del Design sarà approfondito su diversi aspetti e in particolare Francesca Grignani, Information Designer, porterà le migliori pratiche del Information Design per approfondire il rapporto tra grammatica visuale e apprendimento.

 

Imparare e lavorare con l’Intelligenza Artificiale (IA). Sulla IA si sta discutendo tanto: come cogliere le opportunità che offre? Come gestirne le molte sfide etiche? Quale sarà il loro impatto sulle nostre vite e nel lavoro? Guido Scorza, componente del Collegio del Garante per la Privacy, dialogherà su questi temi insieme al pubblico, e Luca Bolognini, Presidente dell’Istituto Italiano di Privacy, ci accompagnerà sulla frontiera dei provvedimenti europei su AI e innovazione, specie in relazione all’impatto sul posto di lavoro.
L’IA è potenzialmente uno strumento di grande creatività: Giovanni Corazza del Marconi Institute for Creativity ci condurrà verso l’esplorazione del rapporto tra intelligenze artificiali e immaginazione, in dialogo con Riccardo Milanesi, docente e co-direttore dell’AI StoryLab della Scuola Holden, che porterà il suo expertise sul rapporto tecnologie e storytelling. Se si può insegnare con le macchine, serve imparare a lavorare con esse: questo tema sarà approfondito da diversi esperti sul tema, tra cui Jacopo Perfetti, co-fondatore di Oblique.ai, con un affondo sulla competenza del prompt design; Roberto Gilli, esperto di AI e chatbot developer, condurrà un workshop sull’impiego dell’AI per la formazione.

 

Le competenze del XXI Secolo e il futuro del lavoro. Qual è il futuro che ci attende? Quali sono le competenze necessarie per il mondo lavorativo di domani, ma soprattutto come arrivare a colmare uno skill gap ormai endemico? Per rispondere a queste domande e capire quali competenze sono indispensabili per essere professionisti del presente e del futuro, il LMF ha chiamato: Selene Brocca di Upskill 4.0, Antonio Pescapè, docente all’Università Federico II di Napoli, Francesco Luccisano del Gruppo API e Alessandra Lazazzara, docente di Scienze sociale all’Università di Milano, presenteranno i migliori modelli di formazione-lavoro.

Si discuterà anche di politiche e qualità del lavoro al tempo della tecnologia, con Alfonso Fuggetta, Direttore scientifico del CEFRIEL e autore del libro Un bel lavoro (Egea); Michele Faioli, docente all’Università Cattolica di Milano, già consigliere CNEL; Maurizio Del Conte, docente all’Università Bocconi e presidente di AFOL; Elena Lizzi, Rappresentante del Parlamento Europeo. Il tema competenze e legame vita-lavoro è poi approfondito in una discussione tra Stefano Micelli, docente dell’Università Ca’ Foscari; Riccarda Zezza, fondatrice di Lifeed; Elena Ugolini, responsabile di Scuole Malpighi; Chris Richmond Nzi, Fondatore di Mygrants; Camilla Fortunati, Education Manager di Ortygia Business School.

Non esiste futuro senza sostenibilità, per questa ragione a LMF arriverà anche Antonello Pasini, autore e scienziato, che ragionerà sull’educazione alla complessità e sostenibilità ambientale. Sempre nel quadro delle novità di domani, Roberto Ricci, Presidente di INVALSI e Cristina Grieco, Presidentessa di INDIRE, terranno un intervento sul digitale: qual è il suo impatto nella didattica?

Si discuterà poi di quali competenze servono per diventare protagonisti attivi del futuro della società e del lavoro Di questo parleranno diversi ospiti, tra cui Michele Visciola, CEO di Experientia, con riferimento alle competenze dell’economia comportamentale, Giorgio Spedicato dall’Università di Bologna, giurista che si è dedicato alle competenze di negoziazione, Alessandro Bogliolo dall’Università di Urbino, sulle competenze computazionali e Roberto Poli dall’Università di Trento, sui Future Studies.

 

Organizzazioni che imparano, la società che cresce. Come creare organizzazioni e imprese che sappiano prosperare nel cambiamento e navigare nella complessità? Esattamente come la scuola, anche le aziende hanno bisogno di nuovi strumenti per rimanere al passo con i tempi e sempre più importante è investire sul capitale umano. Di questo ci parleranno Beniamino Bedusa, Presidente di Great Place to Work Italia, con un intervento su talent attraction e retention, con Fabiana Andreani, esperta di comunicazione con la GenZ, Luca Marcolin di Family Business Unit, Fiorella Crespi di Osservatori Digital Innovation, e Silvia Zanella di EY. Sul tema anche Alberto Gangemi di Kopernicana, realtà specializzata nel ridisegnare le organizzazioni; Alessandro Rinaldi e Nicola Gaiarin, autori di The Village. Archetipi per comunità che sanno mettersi in gioco (Ayros). Marta Cabiati, esperta di crescita azienda e sviluppo in Expert.AI, parlerà di come le imprese possono migliorarsi nella complessità contemporanea, dialogando con Esther Intile di Enel Group; Jacopo Roguzzi di JobTech e Matteo Sola, Learning, Development & Engagement Manager di Iliad interverranno con un affondo sugli strumenti tech al servizio della funzione HR. Un altro tema che riguarda le aziende e il loro futuro è quello della promozione di ogni tipo di talento in chiave inclusiva. Verrà approfondito da Lisa Kepinski, Fondatrice dell’Inclusion Institute, che ci porterà nel mondo degli inclusion nudges, ossia degli stratagemmi per indirizzare le nostre decisioni, in modo che i risultati siano inclusivi, e da Riccarda Zezza, CEO di Lifeed, azienda che si occupa di talento nell’impresa.

Ancora, verrà trattato il tema chiave del knowledge management in azienda: Riccardo Bovetti, EY, mostrerà pratiche di service design per gestire la conoscenza aziendale e Andrea Mancini, co-fondatore di Laborplay, condurrà un workshop su come onboarding e gioco sono chiave della trasmissione della conoscenza.

 

EdTech: strumenti per l’innovazione. L’apprendimento individuale, nella scuola e nella formazione aziendale sono in grande evoluzione grazie alle tecnologie e al digitale. Anche gli ambienti didattici si uniscono ai cambiamenti sociali, aggiornando strumenti e modalità di apprendimento. Di questo si parlerà nel palinsesto dedicato all’Education Technology, organizzato in collaborazione con Edtech Italia, l’Associazione italiana dell’ecosistema.
LMF ospiterà le finali italiane del GESA, i Global EdTech Startup Awards, durante le quali una giuria di investitori, imprenditori e membri di istituzioni pubbliche istituzioni premieranno la startup italiana più innovativa, che volerà poi alle finali globali al BETT di Londra nel gennaio 2024.  Tra la giuria e interverranno anche per discutere dello stato degli investimenti in Human Technology, Laura Orestano, CEO di SocialFare Feed, Matteo Bartolomeo, CEO di AImpact Srl, veicolo di investimento di Banca Etica e ACube, Enrico Poli, Managing Director di Zanichelli Ventures, Sara De Benedetti di Oltre Impact, il primo fondo ad impatto italiano, e Tamas Haiman, CEO di SuperCharger Venture di Londra.

Ad approfondire i temi delle politiche per l’educazione digitale tre relatori: Davide D’Amico, Direttore generale dei Sistemi Informativi al Ministero dell’Istruzione, Ezia Palmeri, Direzione MIM sull’innovazione digitale, Tommaso Agasisti, Coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico del PNSD, Sabrina Pignedoli, Rappresentante del Parlamento Europeo, e Luigi Nicolais, Presidente di Fondazione COTEC. Dal Nord Europa arriveranno Jannie Jeppesen, CEO della Swedish EdTech Industry, con un’analisi dell’asserito passo indietro scandinavo sull’educazione digitale,  che si aggiungerà al dibattito su  come assicurare la qualità della tecnologia usata nei contesti di apprendimento, insieme a Natalia Kucirkova, docente all’Università di  Stavanger (Norvegia), Anna Åkerfeldt, di Swedish Edtest, Marjo Kenttälä, CEO di Helsinki Education Hub, Oddur Sturluson, Innovation Hub, University of Iceland, e  Esben Trier, CEO of Edtech Denmark.

Durante il Festival si terrà anche una due giorni di sfida attraverso Emerging Technologies for Learning: Open Innovation Workshop, un hackathon dedicato alle nuove tecnologie in ambito didattico.

 

Palinsesti speciali. Oltre al programma principale, il Learning More Festival ospiterà numerosi eventi su temi speciali. Fra queste, il Family Lab, che affronta la genitorialità ai tempi del digitale, insieme, tra gli altri, a Silvia Demozzi, docente di Pedagogia e Sessuologia all’Università di Bologna e Michele Marangi, dell’Università Cattolica di Milano.

Il Festival arriverà fino alle Aule Magne delle scuole e delle Università, portando gli speaker davanti a studenti e studentesse, in un format-gioco di orientamento che permetterà di scoprire le professioni del futuro e le componenti tecnologiche delle professioni più “tradizionali”.

 

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