Alla Cardiologia del Policlinico di Modena, diretta dal prof. Giuseppe Boriani, è di scena la innovazione nel campo del trattamento della fibrillazione atriale, con una nuova tecnica, la ablazione con elettroporazione (“Pulsed Field Ablation”). L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, con la Cardiologia del Policlinico è stata scelta, insieme al centro di Ferrara del prof. Gabriele Guardigli, come capofila nella introduzione di questa importante opzione terapeutica in Regione Emilia-Romagna e la nuova tecnica è stata applicata con successo a 4 pazienti, in questi giorni nella sala di Elettrofisiologia del Policlinico.
Il prof Giuseppe Boriani, Direttore della Cardiologia del Policlinico e del Dipartimento di Malattie Nefrologiche Cardiache e Vascolari, così ha commentato “La fibrillazione atriale è il più comune disturbo del battito cardiaco, colpisce circa 500.000 persona in Italia e condiziona un peggioramento della qualità di vita e complicanze, in primis l’ictus da tromboembolia. Siamo da tempo impegnati in tutti i settori della ricerca clinica sulle aritmie e coordineremo qui al Policlinico di Modena un progetto Europeo Horizon su fibrillazione atriale e intelligenza artificiale i cui risultati ci permetteranno terapie personalizzate e più efficaci Abbiamo un ambulatorio dedicato alla fibrillazione atriale e alle aritmie e operiamo in coordinamento con tutti i centri del Dipartimento, utilizzando la nostra piattaforma di elettrofisiologia interventistica che esegue più di 250 ablazioni all’anno ed è centro di riferimento provinciale ove si svolgono attività in collaborazione con le altre Cardiologie. La buona notizia di oggi è che abbiamo una risorsa terapeutica in più, efficace e sicura, l’ablazione con elettroporazione”.
Il dottor Edoardo Casali, Referente della Elettrofisiologia al Policlinico, coadiuvato dal dottor Vincenzo Turco e dal dottor Erminio Mauro ha guidato la equipe di elettrofisiologi impegnati nelle procedure, in equipe provinciale con il dottor Mauro Zennaro e il dottor Stefano Simonini della Cardiologia dell’Ospedale Civile di Baggiovara, diretta dal dottor Stefano Tondi.
“Questa nuova tecnologia prevede la applicazione in specifiche zone del cuore di un’energia molto elevata ha spiegato il dottor Edoardo Casali – fino a 2000 volt, ma per un periodo di tempo brevissimo, nell’ordine dei secondi e costituisce un nuovo approccio, sicuro, che si affianca agli approcci più tradizionali, basati su altre forme di energia, quali calore (radiofrequenza) o freddo estremo (crioablazione), su cui abbiamo ampia esperienza. Nella “Pulsed Field Ablation” la energia viene applicata in zone “mirate” del cuore colpendo aree con attività elettrica anomala, responsabili della fibrillazione atriale. Abbiamo trattato in questi giorni 4 pazienti e tutti sono in ottime condizioni, con efficace trattamento della fibrillazione atriale”.