In occasione della Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada, che si celebra domenica 19 novembre, la Provincia di Reggio Emilia – attraverso l’Ufficio Statistica del Servizio Programmazione scolastica – ha elaborato i dati dell’incidentalità nel nostro territorio relativi agli ultimi 20 anni.
Dal 2001 al 2021, a fronte di un considerevole aumento di veicoli circolanti – da 370.877 a 470.206, soprattutto autovetture (+64.567, +22,4%) e motocicli (+25.294, +78,6%) – in provincia di Reggio Emilia si è più che dimezzato (da 3.684 a 1.548) il numero di incidenti stradali con lesioni alle persone, e sono drasticamente diminuiti anche i decessi, passati dai 111 del 2001 ai 26 del 2021 (-77%). In costante calo dal 2001 anche il numero dei feriti, scesi da 5.170 a 1.998 (-61%).
Nell’arco degli ultimi vent’anni è diminuita anche la letalità degli incidenti stradali: se nel 2001 si registravano 3 morti e 140 feriti ogni 100 incidenti stradali, nel 2021 si è passati a 1,68 morti e 129 feriti ogni 100 sinistri. Al di là dell’ovvio calo dell’incidentalità legato al lockdown del 2020 e alle parziali limitazioni alla circolazione, tra zone rosse ed arancioni, dell’anno successivo, il grafico degli ultimi vent’anni mostra comunque una costante flessione di tutti gli indicatori con il 2021 che, comunque, rimane al di sotto dei livelli pre-pandemia.
“Sono dati che danno conto degli interventi compiuti dal legislatore, dalla patente a punti ai vari obblighi relativi a cinture, casco, airbag, dispositivi di sicurezza per i bambini, ma anche delle numerose campagne di sensibilizzazione svolte in questi vent’anni dalla Provincia, anche in collaborazione con l’Osservatorio provinciale per la sicurezza stradale, Aci e Seta, e dei numerosi interventi realizzati sui quasi mille chilometri di strade di nostra competenza”, commenta il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni.
“Come tutte le statistiche dimostrano, e come purtroppo anche i tragici fatti di queste ultime ore confermano, è quasi sempre l’errore umano, dalla semplice distrazione fino al mancato rispetto delle più elementari norme di sicurezza, a provocare incidenti con conseguenze anche tragiche“, aggiunge il presidente Zanni esprimendo il proprio cordoglio alle famiglie dei ragazzi morti a Caprara e la propria vicinanza ai feriti.
Le statistiche elaborate dalla Provincia, evidenziano anche come circa la metà degli incidenti stradali si verifichi nel capoluogo di provincia, provocando la medesima quota di feriti. I decessi, invece, risultano essere percentualmente inferiori a causa, probabilmente, della minore velocità dei veicoli nel territorio urbano.
Morti e feriti per sesso e classe d’età
Delle 26 persone decedute in incidenti stradali in provincia di Reggio Emilia nel 2021, 24 erano uomini e solo 2 donne: dei feriti, quasi due su tre (il 65,4%) erano maschi.
Più di un ferito su 4 e quasi un morto su 5, nel 2021, aveva tra i 18 ed i 29 anni. La casistica dei feriti rileva invece incidenze molto simili tra le varie classi d’età: il 29,1%, infatti, aveva tra i 15 ed i 29 anni, il 24,2% era nella fascia d’età successiva (30-44enni), una percentuale molto simile (il 24,9%) in quella tra i 45 ed i 59 anni. Gli ultrasessantenni sono rimasti coinvolti in misura minore in incidenti stradali (17,2% del totale dei feriti), e ancor meno i bambini e ragazzi sotto i 15 anni (3,4%).