Questa mattina l’Unione Sportiva Acli Bologna ha portato un defibrillatore in dono agli agenti di Polizia penitenziaria della Caserma Rocco D’Amato, all’interno del carcere della Dozza. “Abbiamo avviato da tempo un rapporto di collaborazione con il carcere” ha spiegato Filippo Diaco, dirigente dell’Unione Sportiva Acli e consigliere comunale a Bologna “e ci è sembrato giusto fare un piccolo gesto di ringraziamento anche per il lavoro del personale di Polizia Penitenziaria”, ha aggiunto.
Subito dopo, Diaco è sceso in campo per una partita amichevole di calcio tra la squadra da lui capitanata, composta di medici e dirigenti dell’Asl e del Comune di Bologna, chiamata “Sportivi Sempre” – e quella dei detenuti della Dozza, chiamata “BolognAccoglie”. Da qualche mese, infatti, le Acli e il CSI – Centro Sportivo italiano hanno avviato una nuova attività sportiva presso la casa circondariale, che prevede allenamenti settimanali, col supporto di due allenatori della Libertas Ghepard Calcio 1974 ASD e anche un corso arbitri, in capo al CSI.
L’attività fa parte del progetto “Sportivi sempre” finanziato da Sport e Salute attraverso l’Unione Sportiva Acli nazionale. “Nulla unisce e riattiva abilità e potenziali come il calcio”, ha affermato Andrea De David, Presidente del Centro Sportivo Italiano, che ha altresì confermato l’importanza di insegnare ai partecipanti anche il rispetto delle regole e il fairplay attraverso il corso arbitri.
Ha raccolto la conferma della Direttrice del carcere, Rosa Alba Casella, che ha ribadito come lo sport e il calcio in particolare sia l’attività più gradita dai reclusi, occasione di sfogo e portatrice di grande benessere psicofisico, per chi si trova a vivere la condizione di detenzione.
L’attività proseguirà per tutto il 2024, con la speranza di poter inserire la squadra “BolognAccoglie” in qualche campionato.