I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari, richiesta dalla Procura della Repubblica di Bologna, nei confronti di un sodalizio criminale finalizzato al traffico di sostanze stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina. L’operazione ha coinvolto una cinquantina di uomini e donne dell’Arma dei Carabinieri, tra cui le Aliquote di Primo Intervento del Nucleo Radiomobile e il Nucleo Cinofili.

Otto le misure cautelari eseguite dai militari dell’arma (tre in carcere); 21 in totale gli indagati. Gli accertamenti sviluppati dei carabinieri del nucleo investigativo si sono concentrati nel periodo compreso tra il 2019 e il 2020.

La base operativa degli spacciatori era nell’area delle Caserme Rosse, dove veniva conservata la sostanza stupefacente sepolta sotto terra, in zona in campagna, come pure avveniva a Trebbo di Reno. In un appartamento di Castel Maggiore la droga veniva invece tagliata e suddivisa in dosi.
I membri del sodalizio ogni giorno effettuavano decine di cessioni con un giro d’affari per centinaia di migliaia di euro. Un sistema che prevedeva anche l’aggressione ai danni di rivali in affari.

Da sinistra: Tenente Colonnello Giuseppe Nardò, Tenente Colonnello Ivan Riccio, Tenente Colonnello Claudio Gallù

“Vorrei esprimere a nome della città ai Carabinieri e alla Direzione distrettuale antimafia il plauso per l’operazione di questa mattina all’alba denominata “Caserme Rosse”, che ha portato all’arresto di 8 persone e che ha impegnato diversi militari dell’Arma”. Dichiara il Sindaco Matteo Lepore.
“Un intervento importante che affonda un nuovo duro colpo alla rete di spacciatori attiva in alcune zone della città. Il paziente lavoro di indagine, durato più di un anno, oltre ad assicurare i membri del sodalizio criminale alla giustizia, consente anche di mettere in luce le dinamiche di controllo di questi gruppi in alcune zone della Bolognina e della Barca, usate non solo come piazze di spaccio ma anche come veri e propri depositi a cielo aperto delle sostanze stupefacenti, interessando parchi pubblici e parcheggi. Informazioni preziose per il lavoro di presidio del territorio che tutte le istituzioni sono chiamate ad esercitare. Dobbiamo continuare a lavorare assieme e smontare pezzo pezzo le organizzazioni criminali cittadine”.

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