Sarà riaperta già prima di Natale la Sp 486R, dal 28 agosto interrotta per i lavori urgenti di messa in sicurezza dei tre viadotti e, soprattutto, della galleria Casa Poggioli da parte della Provincia. La conclusione anticipata del cantiere rispetto alla scadenza inizialmente prevista per fine anno è confermata dal presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni, dopo il sopralluogo compiuto ieri pomeriggio insieme al presidente della Provincia Modena, Fabio Braglia, con i rispettivi dirigenti del Servizio Infrastrutture Valerio Bussei e Luca Rossi. Presenti anche i sindaci Tiziano Borghi (Carpineti), Vincenzo Volpi (Toano), Maurizio Paladini (Montefiorino) e, ovviamente, Fabrizio Corti di Baiso – con il vice Fabio Spezzani, l’assessore ai Lavori pubblici Tiziano Merli e il responsabile dell’Ufficio tecnico Simone Mangani – a conferma della strategicità di un arteria da 30.000 veicoli, anche di grandi dimensioni, al giorno che collega due province con uno dei distretti principali, quello ceramico, del Paese.

“Grazie alla serietà e velocità delle imprese, che in particolare in galleria hanno lavorato anche con doppi turni, contiamo di riaprire al transito la Sp 486R già prima di Natale, garantendo a questa fondamentale via di collegamento quella sicurezza che le attente verifiche e ispezioni effettuate dalla Provincia avevano accertato essere ormai compromessa in una infrastruttura che, ricordiamo, è stata progettata e costruita da Anas negli anni Ottanta – spiega il presidente Giorgio Zanni –  D’intesa con la Provincia di Modena, tutti i Comuni delle due sponde del Secchia interessati dalla chiusura, le associazioni di categoria, abbiamo dunque condiviso  modalità e tempistiche di un intervento non più rinviabile  cercando di ridurre il più possibile i naturali disagi che tutti i cantieri, e questo in particolare, comportano: e che grazie alla gestione del cantiere e, appunto, all’impegno delle imprese riusciremo a ridurre ulteriormente anticipando la riapertura a prima di Natale”.

I lavori, iniziati il 28 agosto per un importo di quasi 2,2 milioni di euro, sono stati infatti particolarmente complessi per la necessità di detensionare la calotta della galleria Casa Poggioli, che con i suoi 400 metri sottopassa l’abitato di Lugo: una operazione che ha previsto l’utilizzo di macchine perforatrici per inserire bulloni in vetroresina rivestiti da guaina espandibile in geotessuto lunghi almeno 6 metri, con inevitabile chiusura al traffico della galleria e dunque della Sp 486R per la sicurezza di lavoratori e automobilisti. Sempre per ridurre il più possibile i disagi, in contemporanea la Provincia ha eseguito anche lavori di manutenzione sui tre viadotti Briglia di Lugo, Saltino e Cerredolo (3 chilometri di estensione totale), che a loro volta necessitavano di interventi per sostituire i giunti di collegamento.

Sulla galleria è intervenuta la Frantoio Fondovalle di Modena, mentre sui viadotti hanno lavorato Sessa costruzioni e Teconologie lavori stradali (Tls) di Latina, Gemmalpe di Modena, Bulgarani di Parma e Tazzioli e Magnani di Castelnovo Monti, che si era occupata anche del ripristino delle frane che avevano interessato la viabilità alternativa durante la violenta ondata di maltempo di maggio. Di progettazione, direzione lavori e coordinamento della sicurezza, sia in progetto sia in esecuzione, si è occupata infine la società di ingegneria SiMeTe di Torino.

Durante il cantiere, e ancora per pochi giorni, il traffico come noto è deviato sulla vecchia statale di Debbia, divenuta strada comunale (via Mandreola, via Gavia, via Debbiola, via Castagnola e via Case Poggioli e viceversa), a sua volta sottoposta a opere di miglioria e messa in sicurezza da parte della Provincia, d’intesa con il Comune di Baiso.  Dal 28 agosto la stessa via Case Poggioli nei pressi di Lugo, dove incrocia la viabilità provinciale, ha diritto di precedenza a scapito sia della Sp 33 che porta a Ponte Secchia, sia della Sp 23 che proviene dal Modenese, mentre per quanto riguarda i mezzi pesanti, alle associazioni di categoria di Reggio e Modena è stato chiesto di collaborare per suggerire un ulteriore percorso alternativo – più lungo, ma sicuramente più agevole rispetto alla comunale di Debbia – attraverso la Statale 63, raggiungibile da Cerredolo attraverso la Sp 19 per Cavola-Gatta e poi la Sp 9 fino a Felina e da Veggia-Sassuolo attraverso la Sp 467R-Pedemontana fino a Puianello.

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