Il Consiglio di Stato (Sezione Settima), con la sentenza n.10119/2023 pubblicata ieri, ha definitivamente rigettato il ricorso presentato dagli operatori commerciali della Piazzola contro il Comune di Bologna, confermando quanto già deciso dal Tribunale amministrativo regionale in primo grado.

La vicenda è iniziata nel 2016 quando il Comune ha avviato un processo di modernizzazione della rete mercatale cittadina, approvando il progetto di revisione e rideterminazione dell’organico della Piazzola, il più grande mercato della città, riducendo i posteggi da 340 a 290, per motivi relativi alla sicurezza ed alla vivibilità del mercato e dell’area circostante.
A seguito della gara per l’assegnazione dei posteggi, con procedura del 2017, erano rimasti fuori dalle assegnazioni alcuni operatori (27), che hanno presentato ricorso al Tar, contestando la legittimità della procedura seguita dall’ente e rivendicando il loro diritto ad essere reinseriti nel mercato anche per un meccanismo di proroghe automatiche intanto disposte dal legislatore.
Il Comune, durante la complessa vicenda giudiziaria, ha ribadito la correttezza del percorso seguito e la necessità di operare la riduzione dei posteggi.
Nel 2022, il Tar ha dichiarato il ricorso infondato nel merito e contro tale decisione gli operatori hanno presentato appello.
Il Consiglio di Stato, ieri, in via definitiva, ha riconosciuto valide le argomentazioni e l’operato del Comune a partire dal 2016, ritenendo pienamente legittimo il progetto di riqualificazione e riorganizzazione della Piazzola, per le finalità di salvaguardia della fruibilità dell’area circostante e di garanzia delle condizioni di sicurezza dell’area mercatale stessa, affermando la legittimità e regolarità della procedura amministrativa posta in essere.

 

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