Nel primo pomeriggio di mercoledì 22 novembre, personale della Squadra Mobile reggiana ha dato esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso lo scorso settembre dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Reggio Emilia ai danni di due fratelli di 21 e 20 anni; i due sono stati condannati dal Tribunale di Reggio Emilia a scontare una pena di 3 anni e 8 mesi di reclusione per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio in concorso commesso a Reggio Emilia nel novembre del 2022.

Il classe 2003, in particolare, era già noto alla Questura poiché presente all’interno di un video trapper, girato nel quartiere Villaggio Stranieri che, nel gennaio 2021, aveva suscitato un significativo allarme sociale tra la cittadinanza reggiana.

I due giovani, nello specifico, erano sospettati di avere avviato, nel quartiere Villaggio Stranieri, una fiorente attività di spaccio. Nel novembre 2022 gli operatori di Polizia, quindi, procedevano alla perquisizione dei due ragazzi rinvenendo la somma, contanti, di 420 euro e delle chiavi.  Nel corso della perquisizione domiciliare la Squadra Mobile sequestrava un ingente quantitativo di sostanza stupefacente: in particolare, gli investigatori reggiani avevano rinvenuto, all’interno di una cantina dell’abitazione dei due soggetti in piazza Stranieri, poco più di 4 kg. di marijuana, 1 kg. e 350 gr. di hashish oltre che 140 gr. circa di cocaina.

Nel mese di agosto del presente anno, sempre nell’ambito di un servizio antidroga, gli operatori della Squadra Mobile reggiana effettuavano un’altra perquisizione domiciliare presso l’abitazione dei due fratelli, nel frattempo scarcerati e sottoposti a misure cautelari più blande, che dava nuovamente esito positivo in quanto venivano rinvenuti circa 280 gr. di hashish e 100 gr. di marijuana.

A seguito di tale ultima operazione i due giovani, nelle more dell’aggravamento della misura cautelare ed il ripristino della detenzione domiciliare, violavano le prescrizioni allontanandosi dal territorio nazionale e rendendosi di fatto latitanti. I due riuscivano a giungere in Tunisia e, da questa nazione, rientravano in Italia ove venivano tratti in arresto. Al termine di tutti gli accertamenti di rito, i due soggetti sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Bologna dove si trovano attualmente a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’operazione evidenzia, ancora una volta, lo sforzo della Questura per monitorare e reprimere ogni forma di criminalità giovanile.

 

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