Oggi, 27 dicembre, taglio del nastro per il fine lavori presso la Casa della Comunità di Pieve di Cento, rinnovata grazie ad un nuovo atrio, frutto di una riqualificazione strutturale e di un ampliamento della superficie di ingresso ai diversi servizi.

Alla cerimonia hanno partecipato il Direttore generale dall’Azienda USL di Bologna Paolo Bordon, l’Assessore alle Politiche per la Salute Raffaele Donini e il Sindaco del Comune di Pieve di Cento Luca Borsari e la Direttrice del Distretto Ovest dell’Ausl di Ferrara Caterina Palmonari (quella di Pieve di Cento è infatti una Casa di Comunità interdistrettuale), in rappresentanza della Direttrice generale Monica Calamai.

Un investimento di oltre 850mila euro, finalizzato al miglioramento dell’accesso ai servizi per l’intera comunità – quella della Provincia di Bologna e della limitrofa Provincia di Ferrara – con particolare attenzione ai soggetti fragili e anziani, con maggiori difficoltà di deambulazione e che necessitano quindi di spazi più ampi.

“Sono profondamente grato nei confronti della nostra Azienda Sanitaria e della nostra Regione: in particolare, ringrazio tutti i funzionari di AUSL che con caparbietà e professionalità hanno saputo risollevare le sorti di un cantiere che ha conosciuto mille disavventure che ne hanno causato rallentamenti e sospensioni. Grazie al Direttore generale Paolo Bordon e all’Assessore regionale Raffaele Donini che hanno ascoltato la mia e nostra richiesta di aiuto, e si sono presi direttamente a cuore i problemi e i disagi che il prolungamento dei lavori stava causando alla comunità. I problemi sono stati tutti risolti, gli ostacoli superati. Oggi è un giorno bello e importante perché proprio alla comunità viene restituita, ampliata più accessibile, funzionale e accogliente, la “sua” Casa. Un luogo dove persone, professionisti e percorsi della Sanità pubblica si offrono a servizio della salute di noi cittadini della Pianura e della periferia della città metropolitana.” Così è intervenuto Luca Borsari, sindaco del Comune di Pieve di Cento.

La Casa della Comunità di Pieve di Cento, unica struttura territoriale interaziendale, è una delle tre Case della Comunità del Distretto di Pianura est che offre servizi ad oltre 160.000 cittadini, aperta tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 19. Il presidio, che fino agli anni ’80 era un Ospedale, fu in diverse occasioni oggetto di riqualificazioni e ristrutturazioni.

La struttura territoriale sociosanitaria, che sorge nei pressi di un vecchio convento del 1500, si compone oggi di un Polo Sanitario il quale ospita la sede distaccata del Corso Universitario di Scienze Infermieristiche dell’Università di Ferrara e la Casa della Comunità che si rinnova con l’evolversi dei bisogni dei cittadini.

“Oggi festeggiamo una comunità che amplia i propri spazi di incontro e di cura. La Casa della Comunità rappresenta infatti un importante presidio territoriale per favorire la medicina di prossimità e di iniziativa, ma è anche uno degli strumenti attraverso cui è possibile costruire alleanze nel territorio co-progettando un nuovo sistema di welfare, capace di svilupparsi attraverso i bisogni espressi e le risorse di cui dispone la comunità stessa”. Così Paolo Bordon, Direttore Generale dell’Azienda USL di Bologna.

La Direttrice Generale dell’Ausl di Ferrara Monica Calamai esprime soddisfazione per la proficua collaborazione tra le due Aziende sanitarie: “Le Case di Comunità rappresentano un presidio importante di medicina territoriale, e il loro ruolo viene ampiamente valorizzato dal PNRR e dal DM77. In questi presidi si possono infatti implementare percorsi legati alla cronicità che sarà un problema sempre più rilevante a seguito dell’invecchiamento della popolazione, ma anche attivare progetti innovativi di telemedicina, come stiamo facendo in varie realtà del ferrarese. La collaborazione tra due Aziende sanitarie in un territorio di confine, come sta accadendo per Pieve di Cento, rappresenta un ulteriore valore aggiunto”.

A fronte dell’incremento della popolazione fragile, nonché dell’invecchiamento della popolazione è infatti sempre più urgente, non solo riqualificare le strutture secondo gli standard previsti dalle Linee Guida Regionali, quanto piuttosto facilitare l’accesso ai servizi, garantendo la continuità delle cure attraverso: l’assistenza domiciliare programmata, integrata, residenziale e semiresidenziale, le cure palliative, la promozione di progetti di educazione e prevenzione  per le dipendenze e/o per il decadimento cognitivo.

La rinnovata Casa della Comunità ospita al suo interno: il punto di accoglienza, il CUP, il punto prelievi, un’area dedicata alla specialistica ambulatoriale (in particolare alla Cardiologia, Oculistica, Reumatologia, Ortopedia, Diabetologia, Pneumologia, dietetica di base), un ambulatorio di assistenza infermieristica, un ambulatorio infermieristico dedicato alla presa in carico assistenziale del paziente cronico con scompenso cardiaco o diabete, un ambulatorio ostetrico dove si eseguono gli esami di screening dedicati alla popolazione femminile, la radiologia e la diagnostica per immagini. Questa offerta di servizi si completa attraverso gli ambulatori dei medici di Medicina generale, dei Pediatri di Libera Scelta, nonché la Pediatria di Comunità.

Equità di accesso, Medicina di prossimità e di iniziativa e qualità dell’assistenza sono i principi che orientano lo sviluppo delle Case di Comunità del territorio bolognese che si fondano sul lavoro di equipe multidisciplinari e multiprofessionali che hanno il compito di intercettare precocemente i bisogni sanitari e sociali a cui dare una risposta in prossimità del domicilio. Ed è così che prende piede, passo dopo passo, l’assistenza territoriale delineata dal DM77.

Al termine dell’inaugurazione della Casa della Comunità di Pieve di Cento, il Direttore generale dell’Ausl Paolo Bordon e l’Assessore regionale Raffaele Donini si sono spostati nella frazione di Mascarino Venezzano del Comune di Castello d’Argile per inaugurare gli ambulatori della Medicina generale, anch’essi ristrutturati e ampliati.

“L’impegno del comune, della regione Emilia-Romagna, dell’Azienda sanitaria bolognese hanno consentito di realizzare un intervento fondamentale per la comunità di Mascarino che, da oggi, può godere di un luogo di cura più ampio e accogliente” ha precisato il primo cittadino di Castello d’Argile, Alessandro Erriquez, al termine dell’inaugurazione dei nuovi ambulatori.

“Con questi due interventi tocchiamo con mano un esempio concreto e virtuoso di quella che è la sanità territoriale, che non è uno slogan, ma è una vera e propria organizzazione della sanità che si pone l’obiettivo di raggiungere i cittadini direttamente nei luoghi della loro quotidianità, sui territori in cui vivono, garantendo prossimità e efficacia della presa in carico. A tutti gli operatori sanitari di queste strutture il mio augurio di buon lavoro, certo che sapranno interpretare al meglio lo spirito della sanità pubblica e universalistica”. Così ha chiosato Raffaele Donini, Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna.

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