Personale della Questura di Reggio Emilia, al termine degli approfondimenti investigativi scattati a seguito di una segnalazione della Squadra Mobile di Palermo, ha dato esecuzione ad una misura cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Reggio Emilia su richiesta della Procura della Repubblica, diretta dal dott. Calogero Gaetano Paci, a carico di un 41enne palermitano.

L’arrestato è gravemente indiziato di avere consumato, in concorso con un complice, nella giornata del 6 giugno 2023, una rapina in danno della filiale “Emil banca Credito Cooperativo” di Boretto.

Nella circostanza due uomini, dopo avere fatto ingresso parzialmente travisati (uno dei due era vestito da donna), costringevano il direttore della filiale, minacciandolo con frasi come “fate i bravi perché sappiamo chi siete e dove abitate e se create problemi sappiamo dove venirvi a prendere”, ad aprire lo sportello ATM e la cassaforte principale del suddetto istituto impossessandosi del denaro contante.

Dopo avere prelevato il denaro, i due rapinatori obbligavano i dipendenti ed i clienti  presenti ad entrare in un locale della filiale la cui porta veniva chiusa dall’esterno per agevolare la fuga dei malviventi.

Le indagini, svolte dalla Squadra Mobile reggiana, in stretta collaborazione con quella palermitana, consentivano di raccogliere plurimi indizi di colpevolezza, ritenuti gravi dal GIP, a carico del 41enne siciliano, gravato da precedenti per reati contro il patrimonio e, in particolare, per rapina in banca.

L’uomo è stato arrestato, in esecuzione della misura custodiale emessa dal GIP, mentre si trovava ristretto in carcere per un’altra rapina consumata in danno di altro istituto bancario operante in un’altra provincia. Sono ancora in corso le indagini per identificare il presunto complice dell’arrestato.

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