Anche a Bazzano, grazie ad un’importante donazione delle 5 Proloco di Valsamoggia, arriva il biofeedback: un sistema indossabile dal paziente per la rieducazione dell’incontinenza mediante elettrostimolazione e biofeedback perineali.

L’apparecchio, del valore di oltre 5mila euro, è stato donato dalle 5 Proloco di Valsamoggia al Consultorio del Comune di Bazzano. Esso garantirà al Distretto sanitario Reno-Lavino-Samoggia una presa in carico di prossimità dei pazienti con patologie come incontinenza urinaria, fecale e prolasso pelvico, problematiche che si stima coinvolgano circa un terzo della popolazione femminile adulta. Peraltro, tale incidenza aumenta progressivamente con il procedere dell’età, raggiungendo oltre il 40% nelle donne over65. Ma non è tutto: nelle donne in puerperio questo dispositivo medico consente la riabilitazione del pavimento pelvico, garantendo il recupero della salute della donna.

Si tratta di disturbi che, fatta eccezione per le donne in gravidanza, spesso vengono sottovalutati e sotto diagnosticati, comportando però importanti ripercussioni sulla qualità di vita delle persone, nonché sulla vita sociale, lavorativa e personale.

Il potenziamento tecnologico dei presidi territoriali, frutto di donazioni che arrivano dal tessuto sociale, sono per noi sempre un’occasione di festa” ha commentato Paolo Bordon, Direttore generale dell’Azienda USL di Bologna.

Anche così prende piede il DM77 che punta a garantire una risposta di prossimità in particolare per le persone anziane e fragili” ha spiegato Ilaria Camplone, Direttrice del Distretto sanitario.

La riabilitazione del pavimento pelvico è utile nelle forme iniziali di prolasso urogenitale, nell’incontinenza urinaria, nel dolore cronico pelvi-perineale, prima e dopo la chirurgia pelvica, nel post-partum, e non solo. La riabilitazione  in associazione alla rieducazione del pavimento pelvico è anche prevenzione, soprattutto in gravidanza  e nel puerperio” ha precisato Stefania Guidomei, Responsabile DATeR per l’Area donna e bambino.

Un innovativo strumento di cui, dunque, potrà beneficiare l’intera Azienda USL di Bologna, riducendo così le liste d’attesa per la presa in carico delle circa 250 pazienti  tra gravide e pazienti  ginecologiche che ogni anno necessitano di una riabilitazione del pavimento pelvico.

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