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Nonostante gli adeguamenti approvati a livello regionale, a Modena per i cittadini meno abbienti accolti nella Case residenze anziani e nei Centri socio-riabilitativi residenziali per disabili, le quote di compartecipazione non cambieranno. In tali casi gli aumenti saranno invece a carico del bilancio del Comune di Modena che per mantenere inalterate le quote di compartecipazione degli utenti più deboli, stima di spendere nel 2024 circa 400mila euro.

Come prospettato nelle scorse settimane dall’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli, l’amministrazione comunale “preoccupata dell’impatto di tali aumenti sui fruitori meno abbienti dei servizi, tenuto conto che il 30 per cento degli ospiti delle strutture già ora non è in grado di sostenere interamente il costo della tariffa e beneficia quindi di agevolazioni, ha infatti approvato di modificare le soglie Isee per le agevolazioni, secondo un principio di equità”. La delibera relativa all’adeguamento delle tariffe dei Servizi socio-sanitari è stata approvata dalla Giunta comunale nella seduta di martedì 16 gennaio.
Il Comune di Modena, in linea con la decisione presa a livello di distretto nell’ambito della Conferenza socio-sanitaria territoriale, già a dicembre aveva deliberato di posticipare al mese di febbraio l’entrata in vigore degli aumenti tariffari e prospettato una rimodulazione delle agevolazioni. Contemporaneamente, l’assessorato ha avviato il percorso per coinvolgere i soggetti gestori e ha organizzato incontri con le organizzazioni sindacali, il Comitato di distretto e le associazioni dei disabili, prima di approvare le nuove tariffe e introdurre le relative agevolazioni.
Nello specifico, per quanto riguarda Modena, le tariffe aumenteranno effettivamente di 4,10 euro al giorno, secondo quanto previsto dalla Regione, esclusivamente per gli utenti delle Cra con valore Isee pari o superiore a 10.580 euro.
Per gli utenti meno abbienti, con Isee fino a 10.580, non ci saranno aumenti; la tariffa, infatti, sarà agevolata secondo una modalità di calcolo che consente di mantenere inalterata, rispetto all’attuale, la quota a carico dell’utente, grazie all’introduzione di una soglia più alta (che passa da 9.500 a 10.580 euro) dell’indicatore Isee per le agevolazioni. Dell’agevolazione godrà oltre il 30 per cento dei 700 anziani inseriti nei posti accreditati delle Case residenze della città.
Il costo sostenuto dal Comune per le strutture residenziali per anziani, nel 2022, è stato di 2 milioni e 900 mila euro, di cui oltre 2 milioni per abbattere le tariffe degli utenti meno abbienti. Il Settore Politiche sociali stima che per effetto dell’aumento delle tariffe e di conseguenza dell’innalzamento della soglia Isee per le agevolazioni, il costo complessivo per i servizi residenziali per anziani passerà dagli attuali 21,3 milioni (di cui quasi 10 milioni a carico del Fondo regionale per la non autosufficienza e, per la parte rimanente, delle quote degli utenti e del contributo comunale) a oltre 21,6 milioni.
Per quanto riguarda gli oltre 90 disabili inseriti nei Centri socioriabilitativi residenziali, l’adeguamento di 4,10 euro sarà applicato integralmente (con tariffa giornaliera pari a 48,68 euro) solo per chi ha un valore Isee pari o superiore a 30mila euro. Gli utenti con valore Isee inferiore a 30mila euro, che sono oltre l’80 per cento del totale, non conosceranno alcun incremento e le tariffe rimarranno quindi invariate, poiché la maggiorazione tariffaria sarà a carico del Comune.
Il costo complessivo per i servizi residenziali per disabili è di 6,3 milioni di euro, di cui oltre 4,6 a carico di Fondo regionale per la non autosufficienza e Fondo sanitario. Nel 2022 la spesa a carico dell’amministrazione comunale per compartecipare alla quota utente è stata di 700mila euro, per il 2024 si stima subirà un incremento di oltre 100mila euro.

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