La 5^ Sezione della Squadra Mobile di Bologna ha espletato l’attività investigativa che ha consentito di denunciare all’Autorità Giudiziaria due cugini italiani sulla quarantina per episodi di furto pluriaggravato e sostituzione di persona, risalenti agli ultimi mesi dello scorso anno.

L’attività di indagine ha fatto emergere una metodologia criminale ben collaudata attraverso raggiri che vedevano come vittime le cosiddette fasce deboli, principalmente donne anziane.

L’8 novembre 2023, la Polizia di Stato, al termine di un lungo inseguimento anche in autostrada, arrestava alle porte di Ravenna due soggetti (un uomo classe 1980 e una donna classe 1977). L’arresto fu convalidato ed i due finirono in carcere.

Dalle indagini emergeva come la donna, dissimulando la propria identità, si fingeva un sostituto del medico curante delle vittime, che venivano avvicinate per strada con la scusa di aggiornamenti sul loro stato di salute.

In particolare, in due episodi alla fine di ottobre 2023 (uno in via Enriques e uno in via Sacco a Bologna) veniva prospettato alle vittime la presenza di alcuni metalli nel sangue. Con tale scusa, la donna riusciva ad entrare in casa delle donne, farsi mostrare i gioielli e impossessarsene con l’inganno. Soltanto in un secondo momento, quando il finto medico curante si era allontanato, le due signore si rendevano conto dell’accaduto e sporgevano denuncia.

In un altro caso, risalente al novembre 2023, il tentativo di furto non veniva portato a termine perché l’anziana signora si era accorta della truffa in atto e aveva poi sporto denuncia. Anche in tale caso il modus operandi era stato analogo.

Ancora, negli stessi giorni, ma questa volta in provincia di Imola, i due soggetti a bordo di un’autovettura si recavano in prossimità di ospedali, centro commerciali e altre zone abitualmente frequentate; avvicinavano un’anziana signora di 82 anni, alla quale però non asportavano nulla probabilmente in quanto la stessa non veniva ritenuta una vittima appetibile. In un altro caso invece il tentativo di approccio veniva stroncato sul nascere dalla persona avvicinata.

Infine il furto ad Imola, in data 8 novembre, dal quale scaturiva l’arresto. La truffatrice si avvicinava all’interno di un giardino situato in via Dei Mille, dove era presente un’anziana signora che dopo essere stata toccata in varie parti del corpo veniva derubata di una collana. La donna riusciva a dirigersi verso la macchina con la refurtiva dove l’attendeva il suo complice, i due si davano alla fuga ma venivano raggiunti poco dopo dagli operatori della Polizia di Stato che al termine dell’inseguimento li arrestavano in flagranza di reato. L’arresto fu convalidato e ai due applicata la misura della custodia cautelare in carcere, ancora in atto.

Entrambi i soggetti risultano avere numerosi precedenti e pregiudizi di polizia per reati contro il patrimonio.

La Polizia di Stato invita la cittadinanza a mantenere sempre alta l’attenzione e a segnalare alle linee di emergenza ogni atteggiamento sospetto.

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