immagine: comune di Bologna

“Il ministro Salvini dovrebbe approfondire meglio il tema della sicurezza stradale, perché è proprio il Piano per la sicurezza stradale del suo ministero, recependo linee guida internazionali, ad indicare il limite dei 30 km orari come misura chiave per ridurre gli incidenti sulle strade urbane («Se si vogliono limitare le possibili conseguenze degli incidenti, occorre limitare le velocità, tenendo conto dei possibili eventi, dei soggetti potenzialmente coinvolti e delle limitazioni fisiche del corpo umano. Sulla base dei risultati della ricerca si possono sintetizzare i seguenti principi cardine di questo approccio: dove ci possono essere impatti che coinvolgono veicoli e pedoni, la velocità dovrebbe essere limitata a 30 km/h», pag. 22, Piano Nazionale Sicurezza Stradale del Ministero).

E lo stesso ministero sostiene nelle linee di azione relative che «in ambito urbano, in particolare, si propone, a valle di una revisione della gerarchizzazione delle strade, una chiara individuazione della viabilità a 50 km/h e delle zone a 30 km/h» (pag.79). Esattamente quello che abbiamo fatto a Bologna, per ridurre gli incidenti e salvare vite sulle strade.
Immagino, quindi, che quanto riportato nella nota del Mit sia più una posizione politica personale.
In ogni caso non ci sottraiamo al confronto, ben venga aprire un tavolo con il ministro sul tema della sicurezza stradale. Ci permettiamo di anticipare già una prima misura concreta per migliorare la circolazione stradale: rifinanziare il fondo nazionale del trasporto pubblico, dove mancano ad oggi circa 700 milioni di euro. Risorse che renderebbero il TPL efficiente, non lasciando sole le città, che sono tutte in difficoltà. Questo potrebbe concretamente avere effetti positivi per la mobilità dei cittadini ed in particolare per i lavoratori.
Il Ministro Salvini metta da parte le posizioni ideologiche e sostenga le città 30 e il trasporto pubblico con i fatti. La causa di Bologna per la sicurezza stradale è quella di tutte le città italiane e dei lavoratori del trasporto pubblico locale, che svolgono un servizio essenziale per la mobilità e vanno sostenuti. Avremo modo di confrontarci su questo, attendiamo le disponibilità del Ministro per fissare un incontro.”

 

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