Dal giugno scorso, era sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento perché, da circa cinque mesi, aveva messo in atto una serie di condotte reiterate in cui molestava e vessava la sua compagna mediante continue gravi offese, insulti e minacce anche davanti ai figli minori, fino all’ultimo episodio in cui l’ha colpita con uno schiaffo. Condotte che hanno ingenerato nella donna un fondato timore per la propria incolumità e quella dei figli, al punto da abbandonare la propria casa e trasferirsi con i bambini presso l’abitazione dei suoi genitori, oltre a bloccare la sua utenza telefonica.

L’indagato è un 35enne residente in un comune della bassa reggiana, che si sarebbe macchiato di una serie di condotte illecite per le quali, al termine delle indagini, i Carabinieri della Stazione di Gualtieri, a cui la donna si era rivolta, l’avevano denunciato alla locale Procura della Repubblica per il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi. La Procura reggiana aveva ottenuto dal GIP l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, con assoluto divieto di accedervi per qualunque ragione senza l’autorizzazione del Giudice, e il divieto assoluto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla donna.

L’uomo, ossessionato dall’idea che la sua compagna intrattenesse relazioni con altri uomini, che gli raccontasse bugie, accusandola nel contempo di controllarlo attraverso il telefono, con cadenza giornaliera la offendeva con gravi epiteti ingiuriosi anche in presenza dei figli minori, la minacciava di dare fuoco alla propria abitazione, arrivando in un’occasione a darle uno schiaffo sul volto. Episodio quest’ultimo che aveva visto la donna andare via di casa con i figli e trasferirsi dai propri genitori. Da questo momento l’uomo ha iniziato a tempestarla di messaggi WhatsApp e chiamate dal contenuto minaccioso e offensivo, presentandosi anche sotto casa dei genitori della vittima e offendendola in loro presenza. Nelle scorse settimane, in alcune circostanze, violava la misura cautelare del divieto di avvicinamento venendo denunciato ma l’altro ieri è stato colto in flagranza ed arrestato dai carabinieri della stazione di Gualtieri e della radiomobile di Guastalla.

In particolare, poco dopo le 11.00 la donna chiamava i carabinieri segnalando che presso la sua abitazione vi era il suo ex convivente che stava dando fastidio. La donna in quel momento non era presente perché si trovava presso il Tribunale di Reggio Emilia relativamente un’udienza inerente a un procedimento penale proprio contro l’ex compagno. Subito sul posto intervenivano i carabinieri della stazione di Gualtieri e del nucleo radiomobile di Guastalla che rintracciavano l’uomo e, alla luce della flagranza del reato di violazione del divieto di avvicinamento, lo arrestavano. All’uomo i carabinieri contestavano anche il reato di atti persecutori per una serie di illecite condotte compiute quella stessa mattina e nelle settimane scorse contro la donna, raggiunta da innumerevoli telefonate nel corso delle quali pretendeva, anche con minacce, che gli fosse data l’auto della ex.

L’uomo ora è ristretto a disposizione della Procura reggiana. Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

 

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