Nella notte tra il 26 e il 27 gennaio, due equipaggi della Polizia di Stato si sono recati in via Emilia Ponente a seguito di una segnalazione per furto.

Nello specifico il richiedente, su linea 113, riferiva che mentre era intento a slegare la propria bicicletta, era stato sorpreso alle spalle da due soggetti che con fare minaccioso gli intimavano di consegnargli la sua bici, una mountain bike elettrica dal valore di circa 1.000 €. Al rifiuto dell’uomo, i due, giovani cittadini tunisini rispettivamente di 17 e 20 anni, iniziavano a colpirlo violentemente con calci e pugni al volto, per poi allontanarsi con la bicicletta.

Prontamente gli agenti di un equipaggio dell’U.P.G.S.P. e del Commissariato Bolognina-Pontevecchio – iniziavano le ricerche ed individuavano i due soggetti: uno a bordo della bici e l’altro che camminava al suo fianco. Quando i due venivano fermati, il più grande tentava di guadagnarsi la fuga con una violenta spinta, ma veniva bloccato nonostante ogni suo tentativo di resistenza. Il ragazzo minorenne provava invece a nascondersi dietro un cespuglio, invano.

Dai controlli sui due soggetti emergeva che il ventenne, oltre ad essere gravato da numerosi precedenti e pregiudizi di polizia, aveva in atto la misura cautelare dell’obbligo di firma alla P.G. per un episodio recente di furto con strappo; sul ragazzo minorenne invece, gravava una denuncia di scomparsa da una comunità per minori fuori Regione.

Entrambi sono stati arrestati per rapina aggravata in concorso, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale. All’esito dell’udienza, l’arresto è stato convalidato e i due sono stati sottoposti il maggiorenne alla misura della custodia cautelare in carcere e il minorenne alla misura del collocamento in comunità.

La vittima della rapina, un italiano del 2002, veniva invece accompagnato presso l’Ospedale Maggiore per le lesioni riportate al volto.

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