Mauro Felicori (Copyright Regione Emilia Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)

Diffondere la cultura nella più ampia accezione: dalla conoscenza e divulgazione della storia, delle culture e tradizioni locali alla promozione della creatività artistica e letteraria; dalla diffusione della cultura digitale all’incentivazione delle professionalità artistiche e alla promozione di talenti emergenti.

Sono gli obiettivi del Programma triennale degli interventi per la promozione delle attività culturali per il triennio 2024-2026, approvato dall’Assemblea legislativa, che mette a disposizione 3,8 milioni di euro per ogni annualità e si rivolge a enti locali, pubbliche amministrazioni e enti del terzo settore di ambito culturale in Emilia-Romagna.

“Il provvedimento si cala in un contesto di riferimento estremamente ricco e diversificato- ha detto in aula l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori-. Il territorio emiliano-romagnolo presenta una realtà composita e di grande vivacità per quanto riguarda l’offerta culturale, grazie alle attività promosse sia dagli enti locali che dagli altri soggetti pubblici e privati”.

Il programma guarda a festival, spettacoli, incontri letterari e mostre, ma non solo, anche iniziative afferenti all’ambito musicale, cinematografico, delle arti visive e performative, di divulgazione tecnica e scientifica, oltre che eventi caratterizzati da una multidisciplinarietà indirizzata a promuovere scenari artistico-culturali inediti.

Gli ambiti prioritari di intervento individuati sono la promozione culturale realizzata mediante iniziative di rilevanza regionale e sovralocale, ma anche nazionale e internazionale. Quindi la qualificazione e lo sviluppo del sistema regionale, oltre che la promozione della cultura emiliano-romagnola all’estero e la realizzazione, ristrutturazione e riqualificazione di spazi aperti al pubblico destinati allo svolgimento di attività.

La Giunta regionale, già a febbraio, con appositi bandi individuerà criteri e modalità di attuazione degli interventi, rivolti a enti locali singoli e associati e soggetti da essi costituiti o partecipati, pubbliche amministrazioni, enti del terzo settore, che svolgano esclusivamente o prevalentemente la loro attività in ambito culturale e che abbiano sede legale o operativa sul territorio regionale.

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