Copyright: Meridiana Immagini – Autore: Riccardo Gallini

Cgil, Cisl e Uil, insieme alle proprie categorie di pensionati Spi, Fnp e Uilp, hanno messo in campo una mobilitazione su tutto il territorio per coinvolgere e informare la comunità dei cittadini e delle famiglie modenesi sulla grave decisione presa dalla Regione Emilia-Romagna, in modo unilaterale, circa l’aumento delle rette per le case protette per anziani e per i centri socio riabilitativi residenziali per disabili.

Più che un incremento sarà una stangata che colpirà i segmenti più fragili della popolazione, con un aumento di 4.10 euro al giorno, ovvero più di 1.500 euro all’anno.

“Protestiamo perché la Regione sospenda la sua delibera, convochi immediatamente un tavolo di vera trattativa che discuta di accreditamento, qualità del servizio e del lavoro all’interno delle strutture – commentano i tre sindacati –. Gli eventuali aumenti devono parlare la lingua della gradualità, ed essere legati alla condizione economica e sociale delle famiglie, utilizzando ad esempio l’Isee. Inoltre, vogliamo conoscere i progetti della Regione utili a costruire servizi territoriali avanzati, in grado di rispondere con qualità ai bisogni di una popolazione che invecchia: al 2035, il 24% degli emiliano romagnoli, pari a più di 1.2 milioni di persone, sarà over 65 anni”.

Il “no” delle Organizzazioni sindacali all’aumento delle rette è netto e le ragioni di questa contrarietà saranno al centro della mobilitazione anche a Modena, con due appuntamenti prima della grande manifestazione regionale in programma il 13 febbraio a Bologna.

Il 5 febbraio, in concomitanza con il mercato cittadino, delegati e attivisti delle tre sigle sindacali effettueranno un volantinaggio in centro storico, mettendosi, ancora una volta, a disposizione dei cittadini per rispondere alle loro domande.

Mercoledì 7 febbraio, alle ore 10, si terrà un presidio di protesta davanti alla sede della Provincia di Modena durante il quale i sindacati saranno ricevuti dal Presidente della Provincia Fabio Braglia per esporre le preoccupazioni in merito ad una vertenza che, se la Regione non interverrà, inevitabilmente si scaricherà sulle spalle dei Comuni della provincia che già vivono non pochi problemi sul capitolo del bilancio.

In queste iniziative Cgil, Cisl e Uil non solo informeranno i modenesi e le modenesi ma chiederanno la loro partecipazione alla giornata di protesta prevista il 13 febbraio a Bologna, in viale Aldo Moro, davanti alla sede della Regione.

 

 

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