Vincenzo Colla (Copyright Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)

Dalla logistica sostenibile alla moda, dalla sperimentazione di nuovi materiali riciclati per l’edilizia alla valorizzazione di scarti dell’agroindustria, fino allo studio operativo per il riciclo dei dispositivi biomedicali. Ma anche innovativi criteri di localizzazione per nuovi insediamenti produttivi e analisi delle condizioni di fattibilità per le Cer, comunità energetiche rinnovabili.

Sono gli obiettivi e le prospettive di sviluppo di dieci progetti realizzati da altrettanti enti locali dell’Emilia-Romagna, assieme a partner tecnici come i Clust-ER e Centri per l’innovazione della Rete alta tecnologia. Progetti finanziati dalla Regione nel biennio 2022-2023 con un investimento di oltre 760 mila euro, con il bando “Laboratori territoriali per l’innovazione e la sostenibilità delle imprese”, nell’ambito dell’attuazione della legge regionale 14 del 2014 e della strategia regionale per l’Agenda 2030.
Un sostegno alla creazione di reti guidate dagli enti locali emiliano-romagnoli e per promuovere l’innovazione sociale e la nascita di esperienze pilota, ma replicabili, per migliorare la sostenibilità dei settori produttivi.

I progetti sono stati realizzati: sulla logistica sostenibile dalla Città metropolitana di Bologna e dall’Unione dei Comuni della Romagna Faentina (Ra); sulla moda dai distretti del tessile di Carpi (Mo) e del calzaturiero di San Mauro Pascoli (Rn); sull’economia circolare dall’Unione dei Comuni Valli e Delizie (Fe), dall’Unione dei Comuni modenesi area Nord, dal Comune di Parma e dal Comune di Formigine (Mo); sulle energie rinnovabili dai Comuni di Cervia (Ra) e di Cento (Fe).

“Siamo soddisfatti- ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla- per la qualità dei progetti realizzati, che evidenziano la straordinaria capacità di fare rete tra pubblico e privato, uno degli obiettivi fondamentali del Patto per il Lavoro e per il Clima, valorizzando le opportunità che possono nascere dalla collaborazione tra imprese, enti locali, centri di innovazione e formazione. La Regione considera centrale, in un momento di trasformazione così veloce, la capacità di lavorare e co-progettare insieme tra enti locali, fondazioni, Cluster, università, per trovare le soluzioni più innovative ed efficaci”.

I DIECI PROGETTI

Logistica
Sul tema della logistica sostenibile, il progetto InterLab della Città metropolitana di Bologna ha consentito la creazione del “gemello digitale” dell’Interporto, utilizzato per la simulazione degli effetti delle modifiche alla viabilità dell’area già in programma e che, attraverso il progetto DeLIVER sarà ulteriormente sviluppato e integrato con un sistema di Big Data assurgendo a modello per altri hub logistici del territorio. Mentre l’Unione dei Comuni della Romagna Faentina sta portando avanti un progetto sulla logistica smart nel centro storico di Faenza, tramite aree di rottura del carico e cargo-bike per le consegne.

Moda
La sostenibilità nella moda è una tematica affrontata nel distretto tessile di Carpi (Mo) e nel calzaturiero di San Mauro Pascoli (Rn). Le iniziative condotte dal Comune di Carpi, in collaborazione con il Cluster Create e il Carpi Fashion System, hanno supportato le imprese nel definire nuove progettualità portando, tra l’altro, all’attivazione di un laboratorio di ricerca industriale sul trattamento della canapa, finanziato dalla Regione per un importo di quasi 500mila euro.
Il Comune di San Mauro Pascoli ha puntato sulla sperimentazione di uno strumento sulla circolarità sulle imprese del distretto e sullo studio dei flussi di rifiuti prodotti dal calzaturiero, attività che verranno ulteriormente sviluppate fino all’adozione di possibili soluzioni gestionali, progettuali e tecniche alle problematiche evidenziate.

Economia circolare
Lo sviluppo di strategie per favorire l’economia circolare è stato sperimentato rispetto a diverse filiere: il progetto “Ecolab 2” dell’Unione dei Comuni Valli e Delizie (Fe) ha studiato la fattibilità tecnico-economica di impianti per la produzione di materie prime intermedie per l’industria cosmetica e farmaceutica dalla valorizzazione di scarti dell’agroalimentare.
L’Unione dei Comuni modenesi area Nord, col suo progetto sulla sostenibilità nel distretto del biomedicale, ha contribuito a creare un network funzionale alla definizione di candidature sui bandi per la ricerca, in riferimento alla progettazione di packaging più sostenibili e al recupero dei dispositivi medici scaduti. “Territori circolari” promosso dal Comune di Parma ha consentito la progettazione e prototipazione di alcuni processi pilota di riutilizzo delle materie di scarto nel settore edile. Il Comune di Formigine (Mo) ha definito un modello di Smart Eco District, per nuovi insediamenti produttivi che rispettano i principi dell’economia circolare.

Energia
Lo sviluppo delle energie rinnovabili sui territori è stato affrontato dai Comuni di Cervia e di Cento (Fe), ognuno con un proprio progetto finalizzato alla definizione di modelli replicabili di collaborazione pubblico-privato per la costruzione di comunità energetiche rinnovabili (Cer) in funzione dei diversi contesti.

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