A 3 mesi dal lancio del progetto Art-Bonus 2023 “Tutti per il Campanón”, finalizzato al restauro della Torre Civica di Guastalla, il sindaco Camilla Verona, a nome di tutta la Giunta, desidera ringraziare coloro che hanno voluto contribuire a quest’opera con una libera donazione.

Si tratta di un intervento di restauro straordinario che arriva a 300 anni dalla posa della prima pietra della Torre, quando il Consiglio Comunale di allora decise di farsi carico della costruzione di questo edificio pubblico attraverso la partecipazione della comunità. Anche oggi i cittadini possono, con lo stesso spirito e senso di appartenenza, partecipare e prendersi cura del Campanón quale simbolo laico più significativo di Guastalla.

Il totale delle donazioni ammonta attualmente a 25.800 euro. “Derivano da privati cittadini, la maggior parte dei quali preferisce rimanere anonima, e da aziende del territorio, fra cui Smeg. Altre ditte hanno già espresso la loro disponibilità a sostenere questo progetto importante per la nostra città” ha spiegato la prima cittadina di Guastalla, che ha aggiunto: “Non ci si deve sentire obbligati a contribuire con grandi somme. I cittadini possono donare anche piccoli importi, ed è quello che è successo finora. Tante gocce fanno il mare, si dice, ovvero ognuno dona ciò che vuole e ciò che può, e tutti insieme faremo la differenza”.

La campagna Art Bonus “TUTTI X IL CAMPANÓN” è stata lanciata il 4 novembre scorso per raccogliere fondi a sostegno del progetto di restauro di questo luogo, che da trecento anni è uno dei principali simboli di Guastalla (https://artbonus.gov.it/3248-torre-civica-campanon.html). Ogni cittadino porta con sé ricordi legati al Campanón e il suono delle sue campane scandisce, ancora oggi, la vita quotidiana nella nostra città.

“Abbiamo pensato al restauro del Campanón come a un progetto della comunità intera con l’opportunità per ogni cittadino di diventare mecenate di tale intervento con un’erogazione liberale che consente di ottenere benefici fiscali non trascurabili, ossia un credito di imposta pari al 65% dell’importo donato”.

 

 

COS’È ART BONUS

Una misura agevolativa per favorire il mecenatismo culturale

 

Chi effettua erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura, come previsto dalla Legge n. 106 del 29/07/2014 e s.m.i., potrà godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta.

Per tutti i dettagli: artbonus.gov.it/

Per sostenere il progetto di Guastalla “Torre Civica Campanón”:

https://artbonus.gov.it/lista-interventi.html

 

COME EFFETTUARE LA DONAZIONE

L’erogazione liberale avviene tramite versamento indirizzato all’Amministrazione beneficiaria, ovvero al Comune di Guastalla.

Per apparire nell’elenco dei mecenati, disponibile sul portale Art Bonus gestito dal Ministero della Cultura, il donatore dovrà compilare un form online, rilasciando opportuna liberatoria e consenso al trattamento dei dati personali per tal fine.

 

Beneficiario: Comune Di Guastalla

Iban: IT62I0503466360000000008397

Causale: Art Bonus – Comune di Guastalla – TORRE CIVICA “CAMPANON” – Codice fiscale o P. Iva del mecenate – Nome Intervento (opzionale)

 

 

ASPETTI FISCALI

• Per le persone sia fisiche, sia giuridiche gli oneri sono detraibili dall’imposta sul reddito.

• Il credito d’imposta spetta nella misura del 65 per cento delle erogazioni effettuate.

• I limiti di spettanza del credito ammontano al 5 per mille dei ricavi annui per le imprese al 15 per cento del reddito imponibile per le persone fisiche.

• Il credito d’imposta maturato deve essere ripartito in tre quote annuali di pari importo.

• Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione.

LAVORI DI MANUTENZIONE PER LA CONSERVAZIONE E FRUIBILITÀ DELLA TORRE CIVICA DI GUASTALLA

A cura di atelier 8119 Caterina Corradini Architetto

 

PROGETTO PER LA CONSERVAZIONE E LA FRUIBILITÀ DELLA TORRE CIVICA DI GUASTALLA

Il Campanón, luogo della storia e dell’identità di Guastalla

La Torre Civica, meglio conosciuta come “Campanón”, monumento celebrativo e simbolo della città di Guastalla, sorge sul luogo nel quale si trovava l’antica Rocca abbattuta dall’esercito spagnolo nel 1689. Nel 1723 il duca Antonio Ferdinando volle ripristinare il decoro di questo luogo storico, procedendo al ridisegno di una piazza denominata “Piazza d’Armi”. Nello stesso anno il Consiglio Comunale decise di edificare una torre campanaria a ricordo della fortezza ormai scomparsa. I lavori della “Torre per la campana maggiore di essa comunità” iniziarono nel giugno 1723, come documentato nelle “Memorie” di don Antonio Resta, e terminarono nel 1732 con l’apposizione di una lapide celebrativa della magnanimità degli ultimi Gonzaga.

Sotto il profilo architettonico, la torre presenta lineamenti di solenne linearità: realizzata sulla tipica pianta quadrata, è caratterizzata dal susseguirsi di ampie specchiature delimitate da cornicioni e da lesene scarsamente aggettanti. Al di sopra del modulo di base e di quello intermedio, sul quale si imposta il grande orologio, si erge l’elegante cella campanaria connotata da quattro grandi finestre centinate con balaustra a colonnotti in cotto. Il sovrastante terrazzo, che raggiunge la quota di 39,20 metri, è contornato da una seconda balaustra con pinnacoli in marmo, sul quale poggia il leone rampante che caratterizza ancora oggi lo stemma di Guastalla.

Delle tre campane in bronzo, collocate nella cella campanaria della Torre Civica, due sono di foggia post-rinascimentale e una (la piccola) di fattura medioevale, con relative incastellature lignee e ferrature. Furono montate per concerto su incastellature con bilanciere e ruote di tiro, per la sonata a slancio, un allestimento risalente a fine ‘700 quando fu collocata l’ultima campana e per l’occasione fu interamente modificato il sistema di tiro delle altre due, Oggi le tre campane suonano mediante battuta laterale, un sistema elettrico e automatico, cosiddetto a carillon, che ha consentito di eliminare ogni sollecitazione eccessiva al sistema ligneo di tiro.

Di particolare interesse è la sala di sinistra della torre, al piano terra, subito dopo l’ingresso, per la presenza di una finestra tonda a pavimento, che mostra “la buca” con i vari cunicoli residui del carcere dell’antica rocca, a cui si accede da una scaletta allagata da acqua sorgente, e per due interessanti affreschi, di cui uno, particolarmente narrativo, mostra l’aspetto della piazza antistante nell’antica connotazione di “Piazza d’Armi”. Si tratta uno dei pochi documenti descrittivi della città nel Settecento. La scena raffigura una festa, verosimilmente il Carnevale, in cui si riconoscono: un Arlecchino, un gruppo di comici dell’arte, intenti ad allestire lo spettacolo e varie animazioni, e una macchina teatrale in forma di tempietto.

Stato di conservazione

L’interno della Torre vera e propria è composto da un susseguirsi di ambienti collegati verticalmente da scalette in laterizio. A piano terra, sulle pareti sono presenti apparati pittorici realizzati con tecniche a secco e le volte sono caratterizzate da decorazioni pittoriche non figurative. I livelli superiori non presentano trattamenti di finitura, le pareti risultano al nudo delle murature in laterizio e i pavimenti in mattonato.

Al livello dell’orologio (piano terzo) sono ancora presenti le strumentazioni per il suo funzionamento. All’interno della cella campanaria (piano quinto) sono presenti le incastellature lignee realizzate per il sostegno e la messa in funzione delle due grandi campane in bronzo. Sulla sommità (piano copertura) è ancora presente la struttura metallica dell’antico parafulmine.

Lo stato conservativo del paramento murario esterno-interno e dei solai appare buono per quanto riguarda i conci laterizi, così come la copertura del corpo basso e della Torre, difatti non sono presenti fenomeni di infiltrazione d’acqua piovana o elementi degradati.

All’interno, al piano terra della Torre, porzioni di paramento murario intonacato presentano fenomeni di distacco dal supporto mentre gli apparati pittorici evidenziano per lo più un deposito superficiale diffuso (non sono presenti muffe o incrostazioni). Ai piani superiori, in particolare quelli maggiormente esposti alle intemperie, come il piano quinto-cella campanaria, si rileva nel paramento murario erosione dei giunti di malta.

 

Interventi di restauro – Progettista Arch. Caterina Corradini

Si propongono interventi di restauro e manutenzione, volti alla conservazione e fruibilità in sicurezza della Torre Civica di Guastalla, che intendono mantenere invariata la genesis compositiva e distributiva dell’edificio storico esistente nell’intento di non snaturare gli elementi architettonici del costruito originario, anzi, talvolta migliorando la fruibilità-sicurezza degli spazi e delle vie di esodo (fuga).

Gli interventi consisteranno, in primo luogo, nel migliorare e favorire l’accessibilità -in sicurezza- dei percorsi verticali (corpi scale), che articolano la composizione architettonica degli spazi interni alla Torre, da terra sino al belvedere apprezzabile in copertura, mediante inserimento di corrimano/parapetti metallici, unitamente all’adeguamento dell’illuminazione e impiantistica. In secondo luogo, nella messa in sicurezza e ristabilimento dell’adesione degli apparati pittorici posti nella sala principale disposta a piano terra, caratterizzata da paramenti murari e volta a crociera affrescata. In terzo luogo, nel restauro conservativo delle campane e relativa incastellatura lignea, ospitata nella cella campanaria, a piano quinto della Torre.

Importo totale dei lavori: circa 170 mila euro.

 

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