Oggi, personale della Polizia di Stato, su delega della Procura della Repubblica, ha dato esecuzione alle misure cautelari personali dell’interdizione dell’attività di impresa e della interdizione dai pubblici Uffici emesse rispettivamente a carico di un appartenente al ruolo Tecnico, in servizio presso la Questura di Reggio Emilia, Divisione PASI, e del marito titolare di un’agenzia pratiche operante a Reggio Emilia. Contestualmente gli uomini della Polizia di Stato hanno dato esecuzione alla misura cautelare reale del sequestro preventivo di una società e della somma di 16.300 euro ritenuta essere profitto il reato.

In particolare le indagini, che hanno tratto origine da una segnalazione partita dagli operatori dell’Ufficio Passaporti, hanno consentito di documentare, secondo la prospettazione dell’accusa ancora in fase di indagini preliminari, che i destinatari della misura cautelare avevano organizzato, in concorso con altri tre soggetti (due figli della coppia e una quinta persona), un meccanismo fraudolento che consentiva di manipolare il calendario delle convocazioni in Questura per il rilascio del passaporto. L’agenzia sottoposta a sequestro, così, riusciva ad assicurare ai propri clienti la certezza di rapidissime convocazioni per il rilascio del passaporto. Nel corso delle indagini si sono evidenziate 163 convocazioni che erano scaturite dal meccanismo truffaldino.

Per i cinque indagati l’ipotesi di reato è turbativa di pubblico servizio. Per marito e moglie è stata disposta anche l’interdizione dai pubblici uffici per un anno.

Merita ricordare che l’Ufficio Passaporti della Questura di Reggio Emilia, nell’anno 2023, ha emesso 30.000 passaporti e ha, sempre, garantito a tutti coloro che abbiano manifestato un’esigenza urgente di ottenere, indipendentemente dall’originaria data di convocazione rilasciata dall’agenda on line, il tempestivo rilascio del documento.

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