Martedì 27 febbraio alle ore 21.00 al Teatro Dehon via Libia 59 Bologna, si apre la rassegna “Diverse abilità in scena”, giunta alla 18^ edizione, promossa da Gli amici di Luca a cura di Fulvio De Nigris con RADIO SAINT THOMAS nell’opera musicale LA TRILOGIA DELLA LIBELLULA – dedicato a Samuel. Le musiche e i testi sono di Maurizio Gani, prodotte e arrangiate dal Maestro Sandro Comini. Sul palco: Maurizio Gani, voce e tastiere, Luana Manieri, voce, Massimo Ercolino, narratore. Ingresso ad offerta libera.
Lo spettacolo racconta la storia di Samuel, nato in Etiopia presumibilmente nei primi mesi del 2000, nella regione della Valle dell’Omo, a sud, in un villaggio del Popolo dei Kara e nel 2008 adottato da due genitori italiani in un orfanotrofio. Dopo la sua morte Maurizio Gani, padre adottivo di Samuel, pianista e cantante di Radio Saint Thomas racconta che per tutto il primo anno dopo la scomparsa dell’amato figlio, incontra Samuel più volte in sogno e scrive e compone LA TRILOGIA DELLA LIBELLULA descrivendo i dodici anni meravigliosi vissuti insieme a lui e…il dopo, la vita che continua, qui sulla Terra, caratterizzata dal grande dolore della perdita umana di un figlio, e nella dimensione misteriosa di una certezza che nulla finisce, nulla si perde, sotto il segno dell’Amore Divino.
L’opera musicale accompagna un filmato con foto e video originali che raccontano la vita di Samuel.
LA TRILOGIA DELLA LIBELLULA racconta la sua storia in musica, immagini e poesie, dividendo la storia in tre parti:
AMORE – i primi anni di Samuel in Italia con i suoi nuovi genitori, caratterizzati da tanta felicità e tanto amore
DEVOZIONE – gli anni di Samuel adolescente, caratterizzati da successi sportivi, scolastici, belle amicizie, viaggi, con la giusta devozione all’amore per la vita
IMPERMANENZA – Samuel, Daka, Africa. I traumi del passato non se ne vanno, dormono nel profondo di un’anima che si sdoppia e tormenta la mente di un ragazzo bellissimo fino a farlo inaspettatamente e improvvisamente crollare sotto il peso di un dolore insopportabile. Samuel decide così di passare all’Oltre lasciando nello sgomento e nella disperazione tutte le persone che lo amavano profondamente
“Continuiamo la nostra rassegna al Teatro Dehon – dice Fulvio De Nigris direttore del Centro Studi per la Ricerca su Coma, Gli amici di Luca – grazie alla sensibilità del direttore artistico Piero Ferrarini. Lo facciamo con la stessa determinazione per una rassegna nata nel 2006 assieme a Guido Ferrarini, con l’intento di fornire un palcoscenico alle attività teatrali nate nel campo del disagio. Un palcoscenico che ha trovato nel Teatro Dehon la sua casa e lì ha alimentato nel corso degli anni il suo progetto. Anche per questa edizione una significativa presenza delle attività teatrali che Gli amici di Luca promuove nei laboratori rivolti a persone con esiti di coma alla Casa dei Risvegli Luca De Nigris”.
“Sosteniamo le attività teatrali de ‘Gli amici di Luca con convinzione ormai da tanti anni– dice Piero Ferrarini direttore artistico del Teatro Dehon – La valorizzazione degli elementi sociali, terapeutici e formativi entro il contesto dell’esercizio artistico rappresenta da sempre un aspetto importante nel modello gestionale che presiede all’organizzazione degli spazi del Teatro Dehon. L’attività de ‘Gli Amici di Luca’, in forza della continuità temporale, dell’eccellenza degli allestimenti che si sono succeduti nel corso di quasi vent’anni di lavoro e della capacità di Fulvio de Nigris di raccordare e far interagire soggetti molteplici (compagini artistiche; istituzioni; organismi internazionali; organi sanitari), costituisce a tutt’oggi un motivo di orgoglio per il nostro Teatro, ma più in generale per la città di Bologna”.
“Diverse abilità in scena promossa da Gli amici di Luca, consolida e valorizza ulteriormente la collaborazione tra storiche realtà culturali del territorio per dare spazio a una pluralità di esperienze di coinvolgimento, inclusione e rappresentazione moltiplicando, grazie all’intreccio tra poetiche e impegno di processi culturali e artistici, le espressioni che si collocano tra abilità o disabilità e dando voce alle fragilità. Come Amministrazione comunale sosteniamo questo prezioso lavoro di squadra nel quale sono coinvolti professionisti del terzo settore in un progetto che crea comunità e integrazione attraverso i processi e le pratiche culturali e artistiche” dichiara Elena Di Gioia Delegata alla Cultura di Bologna e Città metropolitana.