Da lunedì 4 marzo i pazienti che necessitano di ricovero nella fase acuta della patologia psichiatrica saranno ricoverati presso il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (SPDC) di Carpi, con 11 posti letto disponibili.
La riorganizzazione, che si è resa necessaria a seguito dell’evento occorso lo scorso 17 febbraio presso l’SPDC dell’Ospedale di Baggiovara, ha carattere temporaneo, e durerà per il tempo necessario (stimato in circa due mesi) per il ripristino dei locali di Baggiovara a seguito del danneggiamento e il contestuale adeguamento dell’intero reparto, ad attuazione della programmazione di manutenzione straordinaria stabilita prima dell’evento.
La decisione di attivare l’SPDC a Carpi, che già dispone dell’autorizzazione sanitaria, è legata all’esigenza di garantire una pronta risposta ai bisogni di salute di una fascia di popolazione fragile, come quella con patologia psichiatrica, ed è parte di un piano che si innesta su diverse linee di azione.
Da un lato l’adeguamento strutturale, con alcuni interventi mirati per aumentare la sicurezza delle sedi, come ad esempio l’installazione di telecamere, l’ampliamento del servizio di vigilanza e il collegamento con le istituzioni competenti per un maggior presidio della struttura. Dall’altro il riassetto organizzativo del personale, sia in ambito medico che assistenziale, che prevede l’impiego a Carpi dei professionisti già in servizio a Baggiovara, con un organico opportunamente adeguato per dare garanzia di continuità ai livelli di servizio assistenziali (è già prevista l’implementazione degli OSS).
Entrambi gli elementi cardine del piano di riorganizzazione, presentato nel pomeriggio di ieri ai rappresentanti dei Sindacati della provincia di Modena e questa mattina agli operatori sanitari, sono finalizzati a innalzare i livelli di sicurezza di operatori e pazienti.